Castel Gandolfo, apre al pubblico il palazzo del Papa

Ogni sabato un treno partirà dalla stazione San Pietro fino alla residenza estiva dei Pontefici. Il direttore dei Musei Vaticani:«Volontà di Francesco»

Ogni sabato un treno partirà dalla stazione San Pietro fino alla residenza estiva dei Pontefici. Il direttore dei Musei Vaticani:«Volontà di Francesco»

«Io a Castel Gandolfo non vado perché ho troppe cose da fare a Roma, ma non voglio che queste bellezze restino chiuse, provvedete ad aprire le ville pontificie»: così Papa Francesco – ha raccontato il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci – ha dato disposizione ai suoi collaboratori affinché i giardini di Villa Barberini, già dall’anno scorso, e adesso il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo venissero aperti al pubblico. «Un segno dei tempi – per Paolucci – soprattutto per il Palazzo, finora la “reggia sovrana” più inaccessibile del mondo, più del Cremlino e di Buckingham Palace».

E se arrivare a Castel Gandolfo, partendo dalla piccola stazione all’interno della Città del Vaticano, a bordo di un convoglio storico – composto da antiche vetture “cento porte” trainate da una locomotiva a vapore del 1915, magistralmente restaurata dalla Società Nazionale Officine di Savigliano per conto dalla Fondazione Ferrovie dello Stato – è stato privilegio per i giornalisti accreditati al viaggio inaugurale per la stampa, organizzato venerdì 11 settembre, d’ora in poi l’accesso alle ville pontificie sarà davvero per tutti.

Ogni sabato un moderno convoglio “Minuetto” del gruppo FS porterà turisti e visitatori fino alla residenza estiva dei pontefici, per una visita di sicuro interesse culturale. «Abbiamo fiducia – ha detto il direttore delle Ville pontificie, Osvaldo Gianoli – che questa proposta possa incontrare il favore del pubblico, soprattutto perché si tratta di luoghi che sono stati chiusi per secoli, ma non solo». Nella parte musealizzata di Castel Gandolfo, al primo piano del Palazzo Apostolico (il secondo resta riservato agli appartamenti pontifici), in uno spazio museale di sei sale si potranno ammirare 51 ritratti dei pontefici degli ultimi 500 anni di pontificato, da Giulio II a Papa Francesco, oltre a pianete, stole, manipoli, divise storiche delle guardie del Papa, piviali, corporali, faldistori. «Per la prima volta – ha osservato Sandro Barbagallo, responsabile delle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani – si può attraversare la storia del papato degli ultimi 500 anni, dal 1503 ad oggi, percorrendo una galleria».

Il visitatore, che avrà a disposizione un’audioguida, potrà affacciarsi dalla finestra degli Angelus del Papa, ammirare il panorama dalla terrazza sul lago, visitare la Fattoria Pontificia – da cui provengono i prodotti agricoli della mensa papale, completa di orto, mucche, asini e galline – e i giardini di Villa Barberini, con il loro tripudio curatissimo di lauri, cipressi, cedri, ulivi, oleandri, rose, magnolie, pini marittimi, viti, melograni, pioppi, bossi, querce e siliquastri, oltre che i suggestivi resti della residenza di campagna dell’imperatore Domiziano.

I Musei Vaticani, cui spetta la gestione delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, hanno predisposto diversi pacchetti, dal “full day”, che include Musei Vaticani, Cappella Sistina, Giardini Vaticani e Ville Pontificie di Castel Gandolfo, a offerte meno impegnative, come la sola visita alle Ville Pontificie con trenino, oppure la visita al museo del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo in treno dalla stazione di Roma San Pietro, o la visita semplice al museo del Palazzo apostolico con l’acquisto dei biglietti.

«Siamo già in overbooking – dice con una battuta monsignor Paolo Nicolini, delegato per i settori amministrativo-gestionali dei Musei -: per i prossimi tre sabati, infatti, abbiamo già fatto il tutto esaurito». Di tutti i pacchetti previsti si possono trovare indicazioni consultando il sito www.museivaticani.va

 

14 settembre 2015