Caso Orlandi: Pg vaticano trasmette gli atti alla Procura di Roma

L’avvocato Sgrò: «L’auspicio della famiglia è che il Papa “ricordi con parole di speranza” domenica prossima, all’Angelus, Emanuela. Sarebbe un gesto importante»

Rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, pervenute alla Sala stampa della Santa Sede e inoltrate all’Ufficio del Promotore di giustizia dello Stato della Città del Vaticano, l’Ufficio del Pg Alessandro Diddi rende noto che «in merito alla vicenda di Emanuela Orlandi, nei mesi scorsi ha raccolto tutte le evidenze reperibili nelle strutture del Vaticano e della Santa Sede, anche cercandone attestazione tramite conversazioni con le persone responsabili di alcuni uffici all’epoca dei fatti». Ancora, «ha proceduto all’esame del materiale confermando alcune piste di indagine meritevoli di ulteriore approfondimento e trasmettendo tutta la relativa documentazione, nelle scorse settimane, alla Procura di Roma, perché questa possa prenderne visione e procedere nella direzione che ritiene più opportuna».

Riguardo all’attività di Diddi, che da Promotore di giustizia ha riaperto l’inchiesta sulla ragazza allora diciassettenne scomparsa esattamente quarant’anni fa, «il Promotore proseguirà la sua attività in questo senso nei mesi a venire, vicino al dolore della famiglia di Emanuela e consapevole della sofferenza che si prova per la scomparsa di un congiunto», dichiarano ancora dall’Ufficio. E proprio oggi, a quarant’anni da uno dei casi giudiziari insoluti più noti del nostro Paese, il legale Laura Sgrò rivela che l’auspicio della famiglia è che «il Papa ricordi con parole di speranza», domenica prossima all’Angelus, Emanuela, «una sua cittadina che manca da quaranta anni. Sarebbe un gesto importante, di carità, in pieno spirito evangelico, che metterebbe fine a ogni polemica e rafforzerebbe la volontà di tutti nel cercare la verità».

22 giugno 2023