Casini Bandini confermata alla guida del Movimento per la vita

È stata rieletta come presidente, per il triennio 2021 – 2024. Il segretario generale è Giuseppe Grande. Al via il 31 ottobre il 41° convegno nazionale

Marina Casini Bandini è stata confermata alla guida del Movimento per la vita italiano (Mpv) per il triennio 2021 – 2024. Nominato anche il segretario generale: Giuseppe Grande. La notizia arriva dal Movimento, in un comunicato diffuso ieir, 24 ottobre. «Dopo le votazioni dell’assemblea generale», si legge nel testo, il Consiglio direttivo ha definito i ruoli al suo interno. Oltre alla presidente e al segretario generale dunque sono stati eletti il tesoriere, Emanuele Petrilli, e la giunta. Vicepresidenti sono Maurizio Guida, per il settore medico-scientifico; Claudio Larocca, per il coordinamento delle Federazioni regionali e il dialogo con le associazioni locali; Pino Morandini, per il dialogo con la politica; Giuseppe Anzani, per la riflessione giuridica e l’impegno giudiziario: Bruna Rigoni, per la rete dell’accoglienza; Irene Pivetta, per giovani scuola e formazione. Membri di giunta sono invece Andrea Tosato – comunicazione, marketing e fund raising – e Marco Alimenti – progetti e riforma Terzo settore -. Tutti i nominati rimarranno in carica per il mandato 2021-2024.

Intanto il Mpv guarda all’ormai imminente 41° convegno nazionale “Usciamo a riveder le stelle. Identità, luce che traccia la rotta” in programma dal 31 ottobre al 3 novembre su una nave da crociera. E la presidente confermata rimarca la “mission” del Movimento: «Riaffermare il nostro volontariato quale presidio e testimonianza di una società accogliente nei confronti della vita nascente». Per fare questo, osserva, non basta dire dei “no”. Occorre piuttosto «superare il male mediante la forza persuasiva del bene. Coltivare insieme lo stupore di chi riconosce l’uomo nell’apparentemente più insignificante degli uomini – il concepito! – non può che aiutare a interpretare con occhi nuovi l’intera società e a operare con maggior lena per rendere il futuro più adeguato alla dignità umana di tutti e di ciascuno».