Casa della Risurrezione, oasi di spiritualità per Roma
Il direttore don Palla: a Montefiolo un luogo «per la preghiera, accompagnati dalla comunità». Per sacerdoti e consacrati ma anche laici e famiglie
«Dove vidi mai io un panorama così superbamente bello, quale potei godere dall’alto del monte dei Cappuccini?». Lo storico Ferdinand Gregorovius descriveva così nel 1861 il paesaggio che si può abbracciare con lo sguardo dalla sommità di Montefiolo, nell’omonima frazione del comune di Casperia, in provincia di Rieti, dove sorge il convento costruito dai frati cappuccini nel 1558. Da un anno è la “Casa della Risurrezione” gestita dalla diocesi di Roma. Immersa nel verde e nel silenzio assoluto, a circa 400 metri di altitudine, è il luogo ideale per gli esercizi spirituali e la preghiera. Da un mese è diretta da don Alessandro Palla, coadiuvato nella gestione della Casa da sette monache agostiniane provenienti dal Monasterio de la Conversión di Sotillo de la Adrada, in Spagna.
«Fino al 2019 il convento è stato amministrato dalle suore benedettine di Priscilla – spiega don Alessandro -. Ora c’è un avvicendamento di famiglia religiosa e un cambio dal punto di vista istituzionale che ha trasferito la gestione della struttura alla diocesi di Roma. Questa sinergia tra un sacerdote diocesano e una congregazione religiosa è un esperimento. Abbiamo avviato una collaborazione che non si ferma al governo della Casa ma abbraccia anche la sfera spirituale. Siamo diversi giuridicamente e per carisma istituzionale ma per battesimo siamo una sola comunità».
Dotata di 20 stanze singole e una dozzina di doppie e triple, la Casa della Risurrezione è dedicata ai ritiri spirituali per singoli, piccoli gruppi, sacerdoti, consacrati, laici e famiglie. Il sacerdote parla di un luogo «immerso nel Creato che favorisce la contemplazione». L’intento è quello di «offrire agli ospiti un tempo di preghiera e di meditazione accompagnati dalla comunità – rimarca il direttore -. Questa non è una casa per ferie ma un centro di spiritualità nel quale chi viene diventa parte integrante della vita comunitaria».
Sacerdote da 14 anni, don Alessandro è stato parroco di Santa Giovanna Antida Thouret nel quartiere Fonte Meravigliosa e ancor prima vicario parrocchiale a Sant’Alberto Magno a Vigne Nuove. Guardando al nuovo incarico spiega che «dopo le bellissime missioni con le comunità», la guida della Casa della Risurrezione permette di entrare «in un’altra dimensione, più contemplativa e di intimità con Cristo. Se la parrocchia è una trincea, questa è la retrovia dove è possibile dedicare più tempo all’ascolto dei fedeli e offrire una cura più personale».
5 ottobre 2020