Caro bollette, Anci: «A rischio servizi essenziali nei Comuni»

Il presidente Decaro annuncia luci spente per protesta il 10 febbriao. Per le amministrazioni un aggravio di 550 milioni di euro. A Roma si spegne il Campidoglio

Sul caro bollette, «le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini». A parlare è il presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) Antonio Decaro, rispetto ai rincari delle bollette energetiche.

Decaro annuncia per domani, giovedì 10 febbraio, una protesta simbolica di molti Comuni del Paese, che spegneranno l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità. «Speriamo – prosegue – che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi». Aumenti che, secondo la stima dell’Anci, portano alle singole amministrazioni comunali un aggravio di «almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini», conclude il presidente Anci.

All’iniziativa aderisce anche la Capitale. Ad annunciarlo è il sindaco Roberto Gualtieri, che anticipa lo spegnimento delle luci del Campidoglio, alle 20. «Si tratta di un’iniziativa che ci trova pienamente d’accordo – afferma -: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia. È’ un problema che va affrontato – conclude – e sono certo che il governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei sindaci».

9 febbraio 2022