Caritas, le cifre dell’impegno per i poveri

Nella Giornata della carità, diffuso il rapporto sull’attività del 2018: italiani il 51% degli assistiti, contro il 47% dell’anno precedente; nel 65% dei casi si tratta di donne

Più di 21mila famiglie con 65mila richieste di aiuto, per le quali sono sono stati erogati 385mila pasti,  assicurati 210mila pernottamenti, 13mila prestazioni sanitarie, 52mila visite domiciliari a malati e anziani. Un’opera che ha coinvolto 146 centri di ascolto nelle parrocchie di Roma, 4mila volontari e 7mila studenti delle scuole superiori. Ecco “La Caritas in cifre”, il rapporto che l’organismo diocesano ha preparato in occasione della Giornata della carità, celebrata ieri, 31 marzo. Un momento particolare, durante il tempo di Quaresima, in cui gli animatori parrocchiali – operatori della carità, catechisti, educatori – sono invitati a sensibilizzare le comunità con segni concreti di condivisione. La Caritas diocesana invita le parrocchie ad animare le celebrazioni eucaristiche con iniziative di testimonianza; tra queste anche la colletta con cui sostenere le iniziative del progetto “Come in cielo così in strada”, che vede impegnata la diocesi nell’accoglienza straordinaria di 140 senza dimora.

Il rapporto illustra con dati e grafici l’attività svolta nel 2018 nelle 52 opere-segno diocesane – ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali – che operano a supporto delle comunità coordinandosi con i 146 centri di ascolto parrocchiali. «Non si tratta di un bilancio sociale – spiega il direttore della Caritas don Benoni Ambarus – e nemmeno della fredda rappresentazione di un lavoro: con esso vogliamo invitare le comunità a promuovere iniziative sempre più coinvolgenti e innovative per incontrare i poveri. Vuole essere uno stimolo a vivere un senso nuovo dell’esistenza nella vicinanza a chi soffre, nel segno della condivisione, della partecipazione e della passione. Questo anche con piccole iniziative di solidarietà, alla portata di ogni famiglia, dei gruppi giovanili e delle associazioni ecclesiali».

Il documento preparato dalla Caritas rileva come, a causa del perdurare della crisi, cresca il numero di situazioni di grave disagio economico e si acutizzino situazioni di emarginazione ed esclusione sociale legate alla solitudine. In ambito sanitario aumenta il numero di famiglie italiane che chiede assistenza per l’acquisto di medicinali e per le cure odontoiatriche. Tra le persone accolte dei Centri di ascolto diocesani e i 146 Centri di ascolto parrocchiali tra loro collegati attraverso la rete diocesana “fattiDirete”, gli italiani sono il 51%, contro il 47% dello scorso anno. Di questi il 65% sono donne. Vive in affitto il 46% delle persone accolte, in dimore di fortuna il 3%, presso amici e parenti l’11%, in occupazione il 3,7%, in centri di accoglienza il 2,8%. L’8,4% ha casa di proprietà.

1° aprile 2019