Caritas italiana accanto alle popolazioni colpite dal maltempo

Interventi nelle Marche ma anche in Pakistan. «Il grido del creato continua a levarsi da più parti nel mondo». L’invito alle comunità a «farsi carico della questione ambientale»

Anche Caritas italiana interviene sulla violenta ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha colpito anche l’Italia. «Il grido del creato continua a levarsi da più parti nel mondo e anche nel nostro Paese, dove in particolare le Marche, ma anche in Umbria la diocesi di Gubbio, sono state colpite da pesanti alluvioni che hanno causato vittime e danni ingenti – si legge nella nota diffusa nelle ore successive alle alluvioni -. I vescovi marchigiani hanno subito espresso vicinanza e unione nella preghiera, sottolineando che le Caritas e tutte le comunità ecclesiali delle diocesi più colpite – Senigallia, Fano, Fabriano – “sono già all’opera per accogliere gli sfollati ed essere vicini ai bisogni e alle necessità della popolazione”». In tutte le zone colpite, evidenziano, la delegazione regionale Caritas è all’opera per monitorare e rispondere ai bisogni. E nel pomeriggio di sabato 17 settembre anche il direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello si è recato sul posto per fare il punto insieme alle Caritas locali.

Nel frattempo, proseguono anche gli interventi a sostegno di Caritas Pakistan dopo le inondazioni nel Baluchistan, Sindh, Punjab. Si calcola che in totale siano state toccate dalle conseguenze di queste piogge torrenziali 4,2 milioni di persone e il 72% del territorio del paese. Caritas Pakistan ha lanciato un appello per assistere 9.500 famiglie con aiuti d’urgenza e Caritas Italiana la sta sostenendo, grazie anche a un contributo che la Conferenza episcopale Italiana ha messo a disposizione dai fondi dell’8×1000 destinati dai cittadini alla Chiesa cattolica. «A partire da queste ferite – le parole di don Pagniello – invitiamo ogni comunità a farsi carico della questione ambientale e dei suoi riflessi sulla vita e sulla salute delle persone, soprattutto dei più fragili sperimentando comunione e condivisione: un impegno di aiuto concreto – aggiunge – ma anche educativo».

19 settembre 2022