Caritas, al via il 1° dicembre il Piano freddo diocesano

Un servizio itinerante con 6 unità mobili, 200 posti letto in più e 5 nuove parrocchie coinvolte nell’accoglienza. La responsabile Roberta Molina: «Un piccolo germoglio di speranza che poggia sulla relazione»

Duecento posti letto in più, sei unità mobili intorno alle quali gravitano un centinaio di volontari, cinque nuove parrocchie coinvolte. Domenica 1° dicembre al via il “Piano freddo” diocesano che mira ad uscire dalla logica dell’accoglienza per offrire concrete risposte di relazione che in molti casi hanno permesso a persone senza fissa dimora di cominciare una nuova vita. Il programma è stato illustrato questa mattina, martedì 26 novembre, nella sala “Cardinale Ugo Poletti” del Vicariato di Roma, in concomitanza con la presentazione del terzo rapporto “La povertà a Roma: un punto di vista”. Roberta Molina, responsabile dell’area Ascolto e accoglienza della Caritas diocesana, ha spiegato che l’organismo pastorale è pronto per dare «risposte implementate», considerato che le forti piogge delle ultime settimane risultano in alcune occasioni più dannose del freddo.

Ai settanta posti letto attivati nella “Cittadella della Carità” sono stati aggiunti 130 posti in seconda accoglienza nelle parrocchie romane. Alle 10 chiese e ai 3 istituti religiosi che già l’anno scorso hanno dato ospitalità ad oltre 70 persone quest’anno si sommano San Felice da Cantalice, Santa Maria Stella Matutina, San Stanislao, Santa Caterina da Siena, Santi Antonio di Padova e Annibale Maria. «I 70 accolti nelle comunità l’inverno scorso hanno instaurato nuove relazioni che hanno permesso loro di rimettersi in piedi, trovare un lavoro e una casa», ha affermato Molina. «Non chiamiamoli “barboni” – è intervenuto don Benoni Ambarus, direttore della Caritas diocesana -: sono persone senza una fissa dimora in seguito ad eventi traumatici. Persone rimaste intrappolate nella giungla urbana che ha azzerato alcuni codici di vita».

Don Benoni Ambarus, Roberta Molina, caritas presentazione rapporto povertà e piano freddo, 26 novembre 2019
Nella foto, don Benoni Ambarus e Roberta Molina

Oltre al servizio itinerante, operativo dalle 19.30 alle 23, sarà attivata un’equipe di operatori che si occuperà dell’accoglienza, di attività di socializzazione e di supporto. I volontari che saranno per strada «andranno a cercare i più nascosti», ha aggiunto Molina, grazie alla collaborazione delle parrocchie, «alle quali è affidato il compito di mappare il proprio territorio», e dei cittadini, che potranno fare segnalazioni allo 06.88815201 o 342.7902662 o ancora scrivere al servizioitinerante@caritasroma.it.

Come rimarcato dalla responsabile dell’area Ascolto e accoglienza, la Caritas si prefigge di «costruire un piano strutturale per dare risposte adeguate a problemi complessi. Punta inoltre a sensibilizzare tutta la città e soprattutto vuole mettere in dialogo la città degli integrati e quella degli esclusi, due realtà parallele che convivono a Roma». Il “Piano freddo” è un «piccolo germoglio di speranza» che poggia sull’accoglienza e sulla relazione. «Vivere per strada non è una scelta – ha concluso Molina -. Uscirne è però molto difficile senza il giusto supporto».

26 novembre 2019