Carceri: «Dal Papa gesto di grande vicinanza»

Il Garante nazionale dei detenuti commenta su Twitter la richiesta che Francesco sta inviando ai capi di Stato in vista del Natale: «Non c’è giustizia senza atti di clemenza»

Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale sceglie Twitter per commentare la notizia diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede sulla lettera che Papa Francesco sta inviando ai capi di Stato in occasione del Natale. Un invito a «compiere un gesto di clemenza verso quei nostri fratelli e sorelle privati ​​della libertà che essi ritengano idonei a beneficiare di tale misura, perché questo tempo segnato da tensioni, ingiustizie e conflitti, possa aprirsi alla grazia che viene dal Signore». Un gesto «di grande vicinanza e di grande sensibilità», scrive il Garante, che «rinvia a cosa significhi l’esercizio della giustizia. Perché non c’è giustizia senza anche atti di clemenza».

Un appello, quello di Francesco, che arriva pochi giorni dopo la ricerca condotto dal Garante nazionale sui suicidi in carcere: 79 nel 2022; 583 se si conta a partire dal 2012. Dei 79 casi registrati quest’anno, 33 riguardano persone riconosciute con fragilità personali o sociali: senza fissa dimora, persone con disagio psichico e così via. 74 di loro erano uomini, 5 le donne. Se si prende in considerazione non solo lo stesso numero di mesi ma tutti i dodici mesi per ogni anno, si tratta del più alto di suicidi mai registrato negli ultimi dieci anni, a fronte di una popolazione detenuta media visibilmente inferiore a quella del 2012 – 11.687 persone detenute in meno – ma con 23 suicidi in più.

14 dicembre 2022