Carcere, il garante Palma: misure alternative per condanne sotto ai due anni

A Roma Tre il conferimento della laurea “honoris causa” in Giurisprudenza. 61 mila i detenuti in Italia su 51mila posti disponibili; 190 gli istituti di pena

«Come garante nazionale, insieme al mio staff, devo essere l’occhio esterno, l’occhio della tutela dei detenuti e del richiamo della comunità esterna alla sua responsabilità verso questa parte del corpo sociale. Perché questo è tentare di pronunciare la parola giustizia». A parlare è Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, che questa mattina, 5 novembre, ha ricevuto la laurea”honoris causa” in Giurisprudenza all’Università Roma Tre. 62mila, a oggi, i detenuti in Italia, su 51mila posti disponibili; 190 gli istituti di pena, con un sovraffollamento nazionale pari al 128%, che schizza addirittura al 248% nel caso di Taranto. Questi i dati emersi durante il conferimento del riconoscimento.

affollamento detenuti in carcereDavanti a questo affresco, proprio Palma, da anni impegnato a tutela dei detenuti e del rispetto delle garanzie processuali, ha sollevato il bisogno di introdurre misure alternative alla detenzione per coloro che sono stati condannati a meno di 2 anni di carcere. Emblematico il caso del Lazio, con 6.595 detenuti, stipati in 14 carceri per 5.247 posti disponibili, con il 126% di sovraffollamento. Solo a Roma i detenuti sono 3.418 per 2.664 posti disponibili e un sovraffollamento del 128%. Il risultato è una situazione così critica da avere un impatto negativo su tutti coloro che lavorano sul campo, a partire dagli operatori di polizia, che nel frattempo non sono aumentati con l’aumentare del numero dei detenuti.

«Abbiamo bisogno di ritornare ad alcuni fondamenti – l’invito di Palma -: la detenzione in carcere non è lo spazio per la pena possibile perché è essa stessa il contenuto della pena. Inoltre non può esistere pena senza che ad essa sia connesso un percorso», ha sottolineato, invitando a rafforzare la funzione rieducativa della pena.

5 novembre 2019