Capodanno, Roma in festa con Skin

Una kermesse di 24 ore dedicata alla Terra, tra piazza dell’Emporio, Ponte Fabricio, Giardino degli Aranci e piazza Bocca delle Verità. Un migliaio gli artisti

Dedicata alla Terra e alla relazione fra uomo e natura la Festa di Roma 2020, che accompagnerà la Capitale nel passaggio al nuovo anno. Una manifestazione gratuita – alla IV edizione – promossa da Roma Capitale con la collaborazione del Tavolo tecnico per la produzione culturale contemporanea e «aperta a tutti i cittadini, turisti, visitatori e curiosi – ha ribadito in conferenza stampa il sindaco Virginia Raggi -: ci sono anche 7 call aperte, quindi ci sarà la possibilità per chiunque di provare a partecipare e lavorare con gli artisti».

24 ore di festa, dalla sera del 31 dicembre alla sera del 1° gennaio, che vedranno coinvolti un migliaio di artisti. Tra questi anche Skin, la voce degli Skunk Anansie, che si esibirà al Circo Massimo dalla mezzanotte fino alle 3 del mattino con la sua musica tra indie, rock, house ed electro. 24 ore, «come il ciclo di una giornata e come il tempo di una rotazione del nostro pianeta», le parole del vice sindaco Luca Bergamo, che ha la delega alla Crescita culturale: un viaggio poetico in lungo e in largo nella natura, «passando per i diversi ecosistemi e la loro biodiversità». I cinque ambienti terrestri, ricostruiti in forma “immersiva” e hi-tech, coesisteranno e si contamineranno nella vasta area a disposizione della festa, compresa tra piazza dell’Emporio, Ponte Fabricio, Giardino degli Aranci e piazza Bocca delle Verità. Ogni ambiente, che il pubblico potrà attraversare a proprio piacimento, sarà animato da performance artistiche, scenari visionari e installazioni a tema, il tutto realizzato per l’occasione – e in funzione dei luoghi – da importanti artisti internazionali, con l’intento di stupire e coinvolgere chi partecipa alla festa.

Una terra «senza confini e senza barriere» dunque, ha rilevato il vice sindaco, che «fa della diversità il suo valore». Parte integrante del viaggio anche gli elementi della natura che dialogano con l’architettura della città: il fiume in primo luogo, la grande arteria che accompagna il percorso con gli alberi che lo incorniciano. E i giardini, le macchie di verde che, colorando il cammino, «ci ricordano che la natura è ovunque fra noi – si legge in una nota del Campidoglio – ed è la casa che condividiamo con tutti gli esseri viventi, dentro cui abbiamo il privilegio di vivere e di cui tutti dovremmo prenderci cura».

L’immagine-simbolo della Festa 2020 è dell’illustratrice Chiara Fazi ed è stata cucita sul tema dell’evento: la Madre Terra. L’artwork, interamente dipinto a mano e animato digitalmente, racconta in chiave visionaria il tema, attraverso numerosi sipari che celano e svelano mondi: un grande collage che fonde reale e surreale, natura e sguardo. Un festival di dimensioni surreali e universi naturali, insomma, con la regia e il coordinamento artistico di Fabrizio Arcuri, Claudia Sorace e Francesca Macrì. «Sarà un’occasione per riscoprire la città», ha assicurato la prima cittadina Virginia Raggi.

8 novembre 2019