Capodanno, in malattia l’83,% dei vigili di Roma

Interviene il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia che manda gli ispettori del ministero. Per il vice sindaco Neri «un fatto grave e inaccettabile». Il comandante dei vigili: «a repentaglio la sicurezza della città» 

L’ha detto chiaramente il ministro Marianna Madia: l’ispettorato della Funzione Pubblica è stato attivato per accertamenti delle eventuali violazioni e sollecito di azioni disciplinari. Il carattere del messaggio è quello stringato dei 180 caratteri di Twitter ma la sostanza non lascia spazio a dubbi; quello che è successo il 31 dicembre a Roma non passerà inosservato. Quel giorno, rende noto il comune, «a fronte della iniziale disponibilità di 1000 vigili urbani in servizio si è giunti a 165 unità, per un totale di 835 assenze dell’ultima ora (-83,5%) motivate da malattia, donazione sangue, legge 104, etc». Inoltre, continua la nota, «Per il turno di notte dal numero iniziale di 300 unità previste si sarebbe arrivati a 185 unità, con 115 assenze riconducibili alle medesime motivazioni».

Il fatto è sotto la lente d’ingrandimento non solo del ministro Madia ma anche dell’Autorità di garanzia per gli scioperi che ha annunciato l’apertura di un procedimento di valutazione e eventuali sanzioni in caso di accertato «nesso causale tra la mobilitazione organizzata dai sindacati nei giorni scorsi e le assenze per malattia». Ma i vigili spediscono al mittente le accuse: «Per come sono stati pubblicati i dati inducono ad errore. La maggior parte delle assenze non è per malattia ma per ferie» dice il sindacato Sulpl per bocca di Stefano Giannini secondo il quale «quelli che si sono assentati per malattia erano veramente malati. A quanto ci risulta nessuna visita fiscale ha rilevato anomalie».

«Hanno messo a repentaglio la sicurezza della città» ha accusato il comandante dei vigili urbani di Roma Capitale, Raffaele Clemente. «Un fatto grave e inaccettabile» l’ha definito invece il vice sindaco Luigi Nieri, preoccupato di un atteggiamento che arriva «nel momento in cui stiamo cercando un terreno di confronto sul contratto decentrato».

2 gennaio 2015