“Cantate inni con arte”: decretati i vincitori

Sono il coro polifonico “Exsultet” e quelli di San Giovanni Battista e San Bernardo di Chiaravalle. L’esibizione degli 80 bambini del coro della scuola Madre Teresa Quaranta

Tre premi e una menzione speciale ma un’unica finalità: lodare Dio e cantare la bontà del suo amore donato a noi nel Figlio. Sono il coro polifonico “Exsultet” e quelli parrocchiali di San Giovanni Battista di Ladispoli e di San Bernardo di Chiaravalle di Roma i vincitori della VII edizione di “Cantate inni con arte”, il festival autunnale della musica liturgica dedicato ai cori della diocesi di Roma e di quelle suburbicarie.

Organizzato da Radiopiù Roma in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato, con il patrocinio dell’Ufficio liturgico, l’evento – presentato da Francesca Baldini e trasmesso online sul canale Youtube della diocesi – si è svolto sabato sera, 26 ottobre, nella parrocchia di San Gaspare del Bufalo, nel quartiere Tuscolano, e ha visto gareggiare 12 cori. «Non è stato facile scegliere – ha detto decretando i vincitori il direttore del Coro della diocesi di Roma monsignor Marco Frisina, che ha presieduto la giuria -: avremmo voluto premiare tutti».

A primeggiare nella categoria degli inediti il brano “Veniamo a te”, presentato dal coro Exsultet, «per la qualità dell’esecuzione ma anche per la qualità liturgica», ha spiegato il sacerdote. Tra i brani editi, “Cantate Deo”, «con uno stimolo ad andare avanti e a proseguire così» al coro di Ladispoli da parte di monsignor Frisina, che ha riconosciuto invece «l’impeto e il percorso fatto» dal coro “Ci sia gioia” con il brano “Shemà Israel”, scritto e musicato da Stefano Curi.

Infine, Frisina ha sottolineato come «il coro non è solo lì dove si canta ma lì dove si cresce cantando», mettendo in luce dunque «l’importanza di far crescere i cori spiritualmente, non solo tecnicamente». Oltre ai tre brani vincitori, la giuria composta da Luigi Ferrante, presidente Federcori Lazio, Francesco d’Alfonso, dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, Alessia Galli, direttore del coro “Vergine del miracolo”, e Claudio Silvestri, direttore del coro “Decima quinta”, ha riservato una menzione speciale al coro scolastico “Madre Teresa Quaranta” che ha presentato il brano “Sei il mio Gesù”, scritto e musicato dal direttore Stefano Manenti. Per monsignor Frisina i più di 80 bambini della scuola primaria di Casal del Marmo che si sono esibiti con grande gioia, ricevendo un caloroso applauso dal pubblico, «rappresentano un segno di speranza».

Anche per il vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, delegato per il settore Est, «il canto e la musica sono espressione di gioia e di speranza» e «non possiamo immaginare il prossimo tempo del Giubileo senza l’accompagnamento della musica», anche alla luce del fatto che «il mondo e la Chiesa oggi hanno davvero tanto bisogno di pellegrini gioiosi». Dell’imprescindibilità della musica e del canto ha parlato nella sua meditazione finale anche don Marco Ridolfo, vicedirettore dell’Ufficio liturgico diocesano. «Il canto liturgico è bello perché coinvolge tutto il corpo, non solo il cuore e la mente – ha detto -. Per questo i cori svolgono un servizio nobile e di grande responsabilità poiché fanno avvicinare il popolo di Dio a Colui che per primo ci viene incontro e questo è il senso profondo e bellissimo della liturgia, che si raggiunge anche con il canto».

28 ottobre 2024