Campus Bio-Medico, alleanza tra imprese e università per rilanciare il Paese

Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, in visita alle strutture dell’ateneo, protagonista del workshop. Il rettore Calabrò: «Sostenere l’innovazione e le soft skills come valore aggiunto per le capacità relazionali degli studenti»

«Viviamo in un mondo complesso nel quale è diventato necessario affrontare il tema del confronto con le competenze». Lo ha affermato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, durante il workshop “Università e impresa in un mondo che cambia: sfide e opportunità per il rilancio del sistema Paese”, svoltosi ieri, 23 gennaio, al Campus Bio-Medico di Roma, dopo la visita al Policlinico e ai laboratori di ricerca delle facoltà universitarie, per fare il punto sul rapporto tra università, ricerca e mondo delle imprese. «Dietro al pensiero economico di Confindustria c’è una precisa idea di società inclusiva e aperta – ha aggiunto Boccia – e per realizzarla è indispensabile puntare su una relazione sempre più consolidata tra imprese e università, idee, conoscenze e competenze. È fondamentale uscire dalla soggezione o dalla conflittualità tra imprese e università – ha continuato – per vivere con consapevolezza questo momento storico e affrontare con metodo le sfide poste dalla cultura della complessità».

Formazione e dialogo tra università e impresa i temi più dibattuti, a proposito dei quali il presidente onorario dell’ateneo Paolo Arullani ha ricordato la missione del Campus Bio-Medico: «Sostenere l’innovazione e le soft skills come valore aggiunto per le capacità relazionali degli studenti, puntando a essere sempre di più un’università per l’industria e non l’industria per l’università. Il mondo aziendale ha una vitale necessità di interagire con l’università e viceversa». Alleanza rimarcata dal rettore Raffaele Calabrò per «offrire sempre più una formazione orientata alla persona,  in grado di essere non solo tecnica ma anche una formazione “umana”. La nostra è un’università che accoglie le imprese, collabora con le aziende, offre loro spazi di dialogo e collaborazione con studenti e ricercatori e coopera nella creazione di nuove imprese, in particolar modo quelle fondate dai giovani».

Il presidente di Unindustria Filippo Tortoriello evidenziando che «la concentrazione di università e centri di ricerca fanno del Lazio uno dei territori più ricchi a livello europeo» ha ricordato che nei prossimi mesi partirà un accordo quadro tra Unindustria e le 7 principali università della regione «per valorizzare al massimo l’impegno della ricerca nell’economia regionale favorendo il trasferimento tecnologico in settori come aerospazio, scienze della vita, energie rinnovabili, economia circolare, cybersecurity, Ict, industria turistica e culturale, portando le aziende nei laboratori universitari, creando innovazione di qualità e grande valore aggiunto».

24 gennaio 2019