Campidoglio, registrata figlia di coppia omogenitoriale

La protesta del Forum delle associazioni familiari: «Atto al di fuori delle norme vigenti e della cornice dei diritti umani garantiti a ogni bambino»

«Registriamo con preoccupazione che anche Roma ha seguito il solco di Torino, dando vita a un atto al di fuori delle norme vigenti e della cornice propria dei diritti umani garantiti a ogni bambino». Così il Forum delle associazioni familiari commenta la notizia dell’iscrizione anagrafica di una bambina da parte di una coppia di uomini avvenuta nella Capitale. «Capiamoci: quel bimbo, pur essendo nato con l’utero in affitto, pratica assolutamente vietata in Italia, non ha alcuna colpa e dovrà essere tutelato nei suoi diritti. Proprio per questo, ribadiamo che in questioni delicate come queste al primo posto viene sempre l’elemento più fragile e indifeso, cioè il bambino».

Nessun sindaco – prosegue la nota – «ha deroghe particolari e può decidere di non ottemperare a quanto previsto dall’articolo 250 del codice civile, secondo cui è diritto di ogni bambino crescere con una madre e un padre». Il legale Alexander Schuster, che ha seguito la vicenda, ha accolto la richiesta dei genitori della bambina nata in Canada, grazie all’utero in affitto, effettuando una «trascrizione completa e spontanea».

 

30 aprile 2018