Campidoglio: nuovi assetti nella giunta Gualtieri

L’assessore alla Cultura Gotor si dimette. Al suo posto, Smeriglio. Si cambia anche al Personale: Catarci spostato al “Giubileo delle persone”, lascia il testimone a Bugarini

A quasi tre anni dal varo, arrivano i primi cambiamenti nella giunta Gualtieri. Il primo cittadino della Capitale ha ricevuto nel fine settimana le dimissioni – «per ragioni personali» – dell’assessore alla cultura Miguel Gotor. Al suo posto, Massimiliano Smeriglio, già vice presidente della regione Lazio, deputato ed eurodeputato. Si cambia anche al Personale: l’assessore Andrea Catarci diventa direttore del nuovo Ufficio di scopo all’interno del Gabinetto che sarà denominato “Giubileo delle persone e Partecipazione”. Ruolo nel quale, evidenziano dal Campidoglio, «lavorerà a stretto contatto con il sindaco». Lascia il testimone a Giulio Bugarini, attuale capo della segreteria, al posto del quale è stato nominato Albino Ruberti. «Il nuovo assetto organizzativo sarà operativo non appena completati i necessari adempimenti», anticipano da Roma Capitale.

Sui social, Gotor parla di una decisione «a lungo meditata, che non è stato facile prendere. Sono contento – aggiunge – che l’incarico sarà assunto nei prossimi giorni da Massimiliano Smeriglio, un politico di esperienza e un uomo di cultura che conosco e apprezzo da tanti anni e al quale faccio i miei migliori auguri di buon lavoro». Quindi un chiarimento: «Arrivo a questa decisione non per ragioni politiche – che non sussistono dal momento che è pieno e convinto il mio sostegno a questa amministrazione e continuerà a esserlo – ma di carattere personale e professionale». Tra le prime, il desiderio di dedicare più tempo alla famiglia. Le ragioni professionali invece riguardano gli obblighi «sia a livello editoriale sia con l’università, dove sono entrato in aspettativa soltanto tre mesi dopo essermi trasferito dalla sede di Torino a quella di Roma Tor Vergata. Questi impegni – scrive Gotor -, dopo tre anni, bussano alla porta e richiedono un’assunzione di responsabilità da parte mia perché sento l’esigenza di riprendere il mio percorso di professore e di studioso, partendo dall’atto di umiltà che nessuno è indispensabile né insostituibile. Fare l’assessore alla Cultura di Roma non è un lavoro solitario ma un impegno collettivo – conclude – e desidero ringraziare di tutto cuore le persone che ho sentito vicino in questi tre anni perché senza di loro non sarei riuscito a farlo».

Parole di gratitudine anche da parte di Catarci. Al sindaco Gualtieri, anzitutto, «per il supporto e la fiducia accordatami». Ma non solo: «Colgo l’occasione – si legge in una nota diffusa dal Campidoglio – per ringraziare tutti coloro con i quali durante il mandato come assessore al Personale abbiamo affrontato sfide importanti e raggiunto traguardi significativi per la nostra città: i dirigenti e il personale dei Dipartimenti Risorse umane,  Anagrafe, Decentramento e Città dei 15 minuti, le organizzazioni sindacali, i presidenti, gli assessori e i consiglieri dei municipi, la giunta e l’assemblea capitolina, le associazioni, il mondo universitario e della ricerca». E l’elenco continua con un ringraziamento «non di circostanza» a «tutti i dipendenti che ogni giorno garantiscono con professionalità e impegno il funzionamento di una macchina complessa come quella di Roma Capitale». Riguardo al futuro, «l’impegno a proseguire insieme il lavoro al servizio della città in un anno importante come quello giubilare sarà prioritario anche nel nuovo imminente incarico – garantisce Catarci -, come l’obiettivo di mettere al centro dell’azione politica e dell’agenda cittadina le persone e i territori, specialmente quelli periferici della nostra città». In conclusione, gli auguri «di cuore» di buon lavoro a Massimiliano Smeriglio «per l’incarico prestigioso» e a Giulio Bugarini, «a cui lascio il testimone sapendo che sarà in buone mani».

15 ottobre 2024