Campi estivi con Libera nel segno dell’antimafia
La proposta di impegno e formazione indirizzata a giovani e adulti. Don Ciotti: «Nella società malattie terribili: sono l’indifferenza e la rassegnazione». Quattro le esperienze a Roma
Passare una parte dell’estate a riflettere sui temi delle mafie e dell’antimafia a Roma, incontrando testimoni, ascoltando le storie delle vittime delle mafie attraverso le parole dei familiari, conoscendo i beni confiscati alle mafie nella Capitale, ma anche sporcandosi le mani con iniziative concrete. È la proposta di Libera E!State Liberi! – campi di impegno e formazione, indirizzata sia agli adulti che ai ragazzi, per scoprire le straordinarie positività che ci sono, dalle comunità solidali alle realtà che, nel solco dell’antimafia sociale, contribuiscono a realizzare una società fondata sui diritti, dignità, cura e responsabilità. Per costruire un “noi” che è il miglior antidoto contro le mafie. «Il cambiamento che noi desideriamo e che sogniamo ha bisogno di ciascuno di noi. Se c’è una malattia terribile nella società questa è l’indifferenza e la rassegnazione», è l’appello di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, a partecipare ai campi che ogni anno in tutta l’Italia vedono coinvolte migliaia di persone.
Quattro le esperienze proposte a Roma. La prima, iniziata il 17 giugno, si è conclusa domenica scorsa alla Romanina, quartiere nel quadrante sud-est di Roma. Questo campo nasce dall’attivismo di associazioni e di cittadini che, dal 2018, hanno deciso di rianimare il quartiere e creare spazi di confronto e incontro. Il territorio era considerato uno dei “regni” del clan dei Casamonica. Ma l’impegno di forze dell’ordine e delle associazioni, partendo dalla confisca delle lussuose ville dei mafiosi, lo ha riscattato. Il campo ha fatto conoscere ai partecipanti una realtà che risponde al fenomeno mafioso attraverso la forza della comunità, la memoria delle vittime innocenti delle mafie e la valorizzazione degli spazi pubblici. E proprio qui e nei beni confiscati si è svolta anche l’attività pratica di lavoro.
Il secondo campo si svolgerà tra il 15 e il 21 luglio a San Lorenzo, un tempo quartiere universitario, poi sempre più terreno fertile per le mafie, che ne hanno fatto zona di spaccio ma anche di investimenti in attività economiche legali. Qui i ragazzi partecipanti potranno incontrare le realtà positive del territorio, ascoltare il racconto di testimoni, collaborare concretamente alle iniziative positive. Dal 29 luglio al 4 agosto il campo, destinato a persone tra 18 e 35 anni, si svolgerà nel quartiere della Garbatella, col titolo “Racconti di memoria”. È rivolto a tutti coloro che hanno voglia di attivarsi sulle tematiche legate alla criminalità organizzata, alla disuguaglianza sociale, attraverso un dialogo tra passato e presente, rendendosi protagonisti di un percorso di formazione finalizzato alla divulgazione. I partecipanti incontreranno giornalisti ed esperti dell’informazione, con i quali avranno la possibilità di confrontarsi per apprendere gli strumenti necessari alla realizzazione di un podcast, grazie anche alle testimonianze di alcuni familiari di vittime innocenti delle mafie. Il podcast verrà poi pubblicato sui canali social del presidio di Libera nonché sulla piattaforma Spotify.
Infine dal 2 all’8 agosto si svolgerà al Pigneto un campo rivolto a ragazzi dai 16 ai 25 anni. Si tratta di un quartiere ricco di associazioni che si attivano ogni giorno per rendere le sue strade e le sue piazze luoghi sempre più accoglienti, contrastando anche la forte presenza di spaccio e microcriminalità. Il campo avrà come filone narrativo il tema della “cura” delle relazioni, del territorio, dei suoi spazi comuni e delle storie di vittime innocenti delle mafie. Grazie all’incontro con una realtà che gestisce beni confiscati a Roma, sarà affrontato il tema dell’impatto delle disuguaglianze e della presenza criminale nei territori e la possibilità di riscatto attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Come attività di impegno concreto è prevista la ristrutturazione, sistemazione e abbellimento di un campetto di calcio, luogo aperto alla comunità e curato da una rete di associazioni del territorio.
26 giugno 2024