«Camminate per credere», al via il trekking interreligioso

Un percorso di 11 chilometri che toccherà, partendo dalla Grande Moschea, buona parte dei luoghi di culto delle fedi che convivono nella Capitale

Un percorso di 11 chilometri che toccherà, partendo dalla Grande Moschea di Roma, buona parte dei luoghi di culto delle fedi che convivono nella Capitale

Dalla Grande Moschea di Roma fino a San Pietro, e poi Palazzo Giustiniani, la Sinagoga e il cimitero Acattolico. Un percorso di 11 chilometri che toccherà gran parte dei luoghi di culto delle fedi che convivono nella Capitale per terminare sotto la piramide Cestia, in quel cimitero che è luogo multiculturale e di riferimento anche per i non credenti. Si tratta di “Camminate insieme per credere”, il trekking interreligioso patrocinato dall’assessorato alla Scuola con delega al dialogo interreligioso di Roma Capitale e dall’intergruppo parlamentare sull’immigrazione e la cittadinanza.

L’iniziativa nasce per favorire la conoscenza dei luoghi significativi di Roma, sia di culto che istituzionali e il dialogo tra diverse religioni e culture attraverso un mezzo comune a tutti gli uomini e simbolo di molte fede: il camminare. «È un’iniziativa alla quale teniamo in modo particolare e che lega più deleghe del nostro assessorato come benessere e dialogo interreligioso». Ha sottolineato l’assessore alla Scuola Paolo Masini, presente alla conferenza di presentazione del progetto in Campidoglio insieme al presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, il vicepresidente Comunità religiosa islamica di Roma, Yahyia Pallavicini, il deputato Pd, Khalid Chaouki.

«Da tempo – ha concluso – lavoriamo attraverso diversi strumenti come il calendario interreligioso, come una raccolta sangue fatta qui in piazza del Campidoglio accolta da tutti perché per noi nessuna religione porta messaggi di morte».

«Questo progetto – ha aggiunto Chaouki – racconta una convivenza che già c’è. Che avvenga nella città di Roma che è la Capitale del cristianesimo è la migliore risposta al terrorismo e alla paura e al timore. Persone della stessa città che vivono i luoghi di culto che con questa camminata sanciscono ancora una volta un’alleanza della pace e della convivenza dicendo no a tutte le forme di estremismo e violenza».

 

26 marzo 2015