Parla a nome dell’Europa Donald Tusk, intervenuto oggi, 24 settembre, al summit Onu sul clima in corso a New York. Il presidente del Consiglio Ue presenta con orgoglio l’impegno dell’Unione a guidare la lotta contro i cambiamenti climatici, senza recedere in nulla rispetto agli impegni di Parigi. E per dimostrarlo cita i dati: l’Europa, informa, «ha già superato l’obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2020 e supererà l’obiettivo per il 2030».

Nelle parole di Tusk c’è tutta la determinazione dell’Unione europea in questa battaglia per «trasformare gli obiettivi in azioni concrete»: riduzione delle emissioni del 45% rispetto ai livelli del 1990, investimenti con «almeno il 25% del prossimo bilancio Ue per attività legate al clima» e iniziative per «attirare capitali privati», come la «piattaforma internazionale sulla finanza sostenibile» che sta per nascere. Si lavora anche sui finanziamenti per il clima nel mondo, ambito nel quale l’Ue è il principale donatore con il 40% dei finanziamenti pubblici devoluti, per un totale di oltre 20 miliardi di euro all’anno.

A questi sforzi, ha continuato Tusk, contribuirà «il Green Deal europeo che il presidente eletto della Commissione europea», Ursula von der Leyen, «presenterà nei suoi primi cento giorni di carica». L’obiettivo: ridurre le emissioni Ue «del 50% o addirittura 55% entro il 2030. L’Europa – ha concluso Tusk – vincerà la corsa per diventare il primo continente neutro dal punto di vista climatico».

24 settembre 2019