Caldo, Sant’Egidio: mobilitarsi per gli anziani soli

Impagliazzo: le alte temperature aggravano fragilità e solitudine. Il programma della Comunità che a Roma segue 6.400 ultraottantenni

La stagione estiva non è ancora entrata nel vivo ma nelle città si boccheggia già per il caldo. In vista dei mesi di luglio e agosto, delle temperature sempre più roventi e dell’esodo estivo verso i luoghi di villeggiatura, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, lancia un appello ai cittadini e alle istituzioni a «mobilitarsi a favore degli anziani soli. Le alte temperature aggravano la fragilità e la solitudine», ha affermato nella mattina di martedì 28 giugno, nella conferenza stampa nella sede della Comunità “Salviamo i nostri anziani dal caldo e dall’isolamento”.

conferenza sant'egidio anziani soli, 28 giugno 2022L’incontro ha offerto l’occasione per «denunciare l’arbitrarietà di alcuni gestori di istituti, case di riposo, Rsa, che ancora limitano gli accessi ai visitatori. Mentre le disposizioni governative consentono le visite agli anziani nelle strutture, adottando le giuste cautele, in molti casi non è così. Abbiamo constatato che in 240 strutture in Italia, 70 delle quali nel Lazio, ai nostri volontari non è consentito l’accesso». L’istituzionalizzazione non fa altro che «aggravare lo stato di salute degli anziani» e per questo Sant’Egidio guarda con piacere al piano al quale lavora il Governo per incentivare forme di assistenza domiciliare.

In Italia vivono 9 milioni di anziani soli, di cui 5 milioni sono coppie di coniugi ultra ottantenni. «Bisogna stare loro accanto aumentando la rete di protezione in grado di contrastare la miscela esplosiva tra caldo e isolamento», ha aggiunto Impagliazzo ricordando che le cronache sono piene di casi di anziani deceduti nei propri appartamenti e ritrovati dopo giorni. Evitare «eccessi di mortalità» è possibile promuovendo modelli virtuosi di vicinanza come “Viva gli anziani”, «efficientissimo nella sua semplicità».

conferenza sant'egidio anziani soli, Impagliazzo, 28 giugno 2022Il programma, attivo in 12 città italiane, monitora 28mila anziani grazie alla collaborazione di 45mila persone tra volontari della Comunità, medici, portieri degli stabili, vicini di casa, commercianti, altri anziani autosufficienti. A Roma “Viva gli anziani” segue 6.400 ultra ottantenni e può fare affidamento su una rete di 25mila volontari. «Basta una telefonata, una visita, per far sentire le persone meno sole – ha spiegato Impagliazzo -. I risultati sono notevoli: contenimento importante della mortalità, diminuzione del 15% dell’ospedalizzazione e del 20% del ricovero in istituti, risparmio annuo fino al 12% delle spese dei servizi pubblici per l’assistenza, promozione di modelli socio sanitari. L’invito ai cittadini, alle parrocchie, agli organi competenti è quello di mobilitarsi per estendere il programma e rendere ancora più efficace la rete di protezione».

All’incontro erano presenti alcuni dei volontari over 75 che grazie al programma si «arricchiscono umanamente». Per Sofia, 89 anni, «è fondamentare per una persona che ha trascorso gran parte della giornata da sola trovare qualcuno a cui raccontarsi, esternare i propri disagi ma anche le proprie gioie. Una semplice telefonata o una visita di un paio di ore può fare la differenza». Alessandro si offre anche per alcune commissioni come la spesa, l’accompagnamento in banca o dal medico. «Piccole cose ma per molti rappresentiamo “un’assicurazione”».

28 giugno 2022