C9, concluso il lavoro sul nuovo dicastero “Carità-giustizia-pace”

Il briefing del portavoce vaticano padre Lombardi con i giornalisti sul lavoro del Consiglio dei cardinali. I «criteri» per la riforma della curia

Il briefing del portavoce vaticano padre Federico Lombardi con i giornalisti dedicato al lavoro del Consiglio dei cardinali. I «criteri» per la riforma della curia

Dedicato al lavoro del Consiglio dei cardinali, il C9, il briefing del portavoce vaticano padre Federico Lombardi con i giornalisti, che si è tenuto questa mattina, 8 maggio. Il C9, che si è riunito negli ultimi tre giorni e si riunisce ancora oggi pomeriggio, «considera concluso» il suo lavoro per la parte della riforma della Curia relativa al nuovo dicastero “Carità-giustizia-pace” e sugli altri dicasteri e organismi «già oggetto di riflessione nelle precedenti riunioni». Tale «lavoro» sui capitoli della riforma della Curia che il C9 «ritiene di aver maturato a sufficienza», ha spiegato il direttore della Sala stampa della Santa Sede, viene ora «affidato al Papa perché possa procedere come crede».

Alla sessione del Consiglio, ha precisato ancora Lombardi, erano presenti tutti i membri del Consiglio. Quindi ha aggiunto che «gran parte delle consultazioni sono state dedicate ancora una volta a ulteriori considerazioni su diversi dicasteri della curia, già oggetto di riflessione in precedenti riunioni, in vista della nuova Costituzione apostolica». In particolare: Congregazione per i vescovi, Segreteria di Stato, Congregazione per l’educazione cattolica, per le Chiese orientali, per il clero, Pontifici Consigli della cultura, per la promozione dell’unità dei cristiani, per il dialogo interreligioso. «I risultati delle considerazioni svolte nelle sessioni precedenti su diverse Congregazioni – dottrina della fede, culto divino e disciplina dei Sacramenti, cause dei Santi, Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica – oltre a quelli sul nuovo dicastero su “Carità-giustizia-pace” – che comprenderebbe le attuali competenze di giustizia e pace, Cor Unum, operatori sanitari, migranti e itineranti – sono stati affidati al Papa per gli ulteriori approfondimenti e le consultazioni che ritenga opportune».

«Semplificazione, armonizzazione dei compiti dei diversi organismi, possibili forme di decentralizzazione in rapporto alle Conferenze episcopali». Questi alcuni dei «criteri» per la riforma della curia di cui hanno discusso i cardinali riuniti in Consiglio fino al pomeriggio di oggi. Durante questi tre giorni di riunoni, ha riferito il portavoce vaticano, come di consueto negli incontri del Papa con i cardinali che lo affiancano nel lavoro di riforma della Curia, «sono state presentate comunicazioni di aggiornamento da parte del coordinatore del Consiglio dell’economia, il cardinale Marx, e del prefetto della Segreteria per l’Economia, il cardinale Pell, sugli argomenti di loro competenza». Il prefetto della Segreteria per la comunicazione, monsignor Dario E. Viganò, ha aggiornato invece «sul procedere della riforma del sistema comunicativo della Santa Sede, sul ripensamento in corso sia dell’organizzazione del lavoro sia dei processi di produzione, e sul processo di integrazione, in particolare della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano, nell’anno in corso». Il cardinale O’ Malley, infine, ha aggiornato «sull’attività della Commissione per la tutela dei minori e ha introdotto uno scambio di riflessioni sul nuovo Motu Proprio del Papa “Come una madre amorevole”, pubblicato il 4 giugno».

Le prossime riunioni del Consiglio nel corso di quest’anno sono previste il 12-13-14 settembre e il 12-13-14 dicembre.

8 giugno 2016