Buona Scuola e gender, le reazioni dell’associazionismo alla circolare del ministero

Il Forum famiglie commenta la nota del Miur: «Segnale apprezzabile». Richiamo al «dovere e diritto dei genitori» a istruire ed educare i figli

Il Forum famiglie commenta la nota del Miur: «Segnale apprezzabile». Richiamo al «dovere e diritto dei genitori» a istruire ed educare i figli: «Lo esercitermo con vigilanza»

«Un segnale apprezzabile». Il Forum famiglie nazionale definisce così la circolare diffusa ieri dal ministro dell’Istruzione, università e ricerca che esclude la benché minima apertura nella Buona Scuola alle terorie gender. Un testo, quello del ministero, voluto per rassicurare che «tra i diritti e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né ideologie gender né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo». Parole nelle quali le associazioni del Forum famiglie riconoscono «un impegno molto forte contro ogni ideologia e contro ogni progetto che tenti di costruire quella ‘”colonizzazione ideologica” di cui parla anche Papa Francesco».

Un «importante elemento di chiarezza», dunque, anche di fronte a «possibili nuovi progetti o percorsi proposti alle istituzioni scolastiche a livello locale». A rafforzarlo, il richiamo «ancora più rassicurante» al dettato costituzionale, che «sottolinea che ‘è “dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio” (art. 30) e che, di conseguenza ‘le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, di conoscere prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie».
Il concetto di diritto e di dovere, concludono dal Forum, «ci piace molto, e lo eserciteremo con vigilanza, a tutti i livelli». Di qui l’esortazione e l’incoraggiamento ad associazioni e famiglie a «dare il proprio contributo, a livello nazionale e locale, affinché la ‘Buona Scuola sia sempre più una casa comune, in cui, studenti, genitori e operatori della scuola costruiscono insieme gli uomini e le donne di domani». 18 settembre 2015