È atteso per le 20 di questa sera, 29 gennaio, ora italiana, il voto dei deputati di Westminster sul cosiddetto “piano B”, vale a dire la nuova proposta della premier Theresa May sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. May appoggerà un emendamento alla legislazione che chiede che il “backstop”, il piano di protezione per evitare barriere e controlli al confine tra nord Irlanda e Irlanda, venga sostituito da «soluzioni alternative». Su questo si esprimeranno gli stessi parlamentari che due settimane fa avevano bocciato l’accordo raggiunto dal primo ministro con l’Unione europea, con una maggioranza di 230 voti.

L’emendamento sostenuto dalla May è firmato dal conservatore Graham Brady e dà alla premier la possibilità di ritornare a Bruxelles per chiedere concessioni su quel controverso confine tra nord Irlanda e Irlanda che rimarrebbe l’ultima frontiera tra Unione europea e Regno Unito dopo Brexit. Intanto il governo ha annunciato anche un nuovo piano per i cittadini che vogliono entrare nel Regno Unito nel caso di “no deal”, una rottura senza accordo con l’Ue, dopo il 29 marzo 2019. Per un periodo di transizione i cittadini dei Paesi dell’Unione potranno entrare in Gran Bretagna come turisti e per lavorare o studiare, come capita in questo momento, ma dopo tre mesi dovranno fare domanda per un “permesso temporaneo europeo per rimanere”, che durerebbe tre anni.

29 gennaio 2019