Borrell (Ue): preoccupazione per la repressione delle proteste a Cuba

L’appello al governo dell’Avana: rispettare diritti umani e libertà; ascoltare i cittadini. «Pronti agli aiuti» per «migliorare le condizioni di vita dei cubani»

Attraverso l’Alto rappresentante Josep Borrell, l’Unione europea interviene sui recenti avvenimenti nell’isola di Cuba, dove la popolazione è tornata in piazza, dopo circa 30 anni, per chiedere cibo, medicine e rispetto dei diritti, ma le proteste sono state spesso represse con la forza dalle autorità. «Abbiamo seguito molto da vicino gli sviluppi a Cuba. Le manifestazioni pubbliche riflettono le legittime rimostranze della popolazione sulla mancanza di cibo, medicine, acqua ed energia, così come la libertà di espressione e la libertà di stampa – le parole di Borrell -. Parallelamente alla situazione Covid-19, queste rimostranze hanno creato un aumento della domanda di diritti civili e politici e di democrazia».

Preoccupazione, da parte dell’Unione europea, «per la repressione di queste proteste, nonché per l’arresto di manifestanti e giornalisti, soprattutto dopo le manifestazioni svoltesi l’11 luglio in tutto il Paese, con la partecipazione di migliaia di cittadini cubani. Sosteniamo inequivocabilmente il diritto di tutti i cittadini cubani di esprimere pacificamente le proprie opinioni, di avanzare richieste di cambiamento e di riunirsi per dare voce alle proprie opinioni, anche su internet», assicura l’Alto rappresentante. E ancora: «Chiediamo al governo cubano di rispettare i diritti umani e le libertà sanciti dalle convenzioni sui diritti umani. Esortiamo a rilasciare tutti i manifestanti detenuti arbitrariamente, ad ascoltare le voci dei suoi cittadini e ad impegnarsi in un dialogo inclusivo».

Nell’intervento di Borrell c’è soddisfazione per «la revoca delle restrizioni per i viaggiatori», che consente loro di portare quantità illimitate di cibo e medicinali:  un «primo passo nella giusta direzione», lo definisce. «Affrontare le lamentele del popolo cubano richiede riforme economiche interne – prosegue -. L’allentamento delle restrizioni esterne, comprese le rimesse e i viaggi, sarebbe utile in questo senso. L’Ue – conclude – è pronta a sostenere tutti gli sforzi volti a migliorare le condizioni di vita dei cubani, nel contesto del nostro partenariato istituito nell’ambito dell’accordo di dialogo politico e di cooperazione Ue-Cuba».

30 luglio 2021