Borrell rinnova il sostegno Ue all’Ucraina

L’Alto rappresentante per la politica estera torna a condannare l’aggressione russa e la minaccia al ricorso al nucleare. «Ulteriori misure restrittive contro la Russia»

All’indomani del discorso del presidente russo Vladimir Putin che annuncia la «mobilitazione parziale» del Paese, Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, ribadisce a nome dell’Unione europea la condanna «con la massima fermezza» di quest’ultima « escalation da parte della Russia della sua aggressione illegale, non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina. Condanna che si estende, naturalmente, alle ultime minacce relative al ricorso al nucleare e al richiamo dei 300mila riservisti, prevedibile preludio a una recrudescenza dello scontro armato.

«Nonostante i numerosi appelli della comunità internazionale alla Russia per fermare immediatamente la sua aggressione militare contro l’Ucraina, la leadership russa ha purtroppo deciso diversamente – le parole di Borrell -. Il 21 settembre la Russia ha scelto una via di scontro annunciando una parziale mobilitazione in Russia, sostenendo l’organizzazione di referenda illegali nei territori ucraini attualmente occupati dalla Russia e minacciando ancora con l’uso di armi di distruzione di massa». Attraverso l’Alto rappresentante, dunque, l’Ue ribadisce «la sua più ferma condanna dei piani per organizzare referenda illegali che mirano all’annessione da parte della Russia di parti delle regioni di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia, aree dell’Ucraina attualmente occupate dalla Russia. Questi referenda illegali sono un’altra palese violazione dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina e una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite».

Ancora, nella sua dichiarazione Borrell afferma che «le azioni della Russia in Ucraina continuano a minacciare la pace e la sicurezza in Europa e nel mondo e hanno gravi conseguenze globali sotto forma di aumento dell’insicurezza alimentare e aumento dei prezzi dell’energia. L’Ue – prosegue – ribadisce il suo invito alla Russia a rispettare i principi della Carta delle Nazioni Unite e a revocare questi piani illegali. La Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione di questi referenda così come in altre violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario in Ucraina saranno ritenuti responsabili e ulteriori misure restrittive contro la Russia saranno presentate il prima possibile in coordinamento con i nostri partner». In ogni caso, l’Ue e i suoi Stati membri «non riconosceranno mai queste aree come nient’altro che una parte dell’Ucraina e continueranno a sostenere lo sforzo dell’Ucraina per ripristinare la sua integrità territoriale per tutto il tempo necessario».

Nell’analisi dell’Alto rappresentante, «l’Ucraina esercita il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa per riprendere il pieno controllo del proprio territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti», in linea con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. «Oltre alle immense sofferenze portate dall’aggressione russa al popolo ucraino – rileva -, la Russia ha scelto di estendere ulteriormente il costo della sua guerra anche alla popolazione russa attraverso la mobilitazione parziale. I riferimenti alle armi nucleari non scuotono la nostra determinazione e unità a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario», è la conclusione.

22 settembre 2022