Bono Vox in udienza dal Papa

Al centro del colloquio, la «brutta bestia del capitalismo», il tema degli abusi e lo sviluppo sostenibile. Il sostegno alla missione educativa di Scholas Occurrentes. La rockstar: Francesco, «uomo straordinario per tempi straordinari»

La «brutta bestia del capitalismo» e la Chiesa d’Irlanda colpita dalla piaga degli abusi ma, soprattutto, l’affinità di intenti tra Scholas Occurrentes, fondazione di diritto pontificio nata per volere di Bergoglio quando ancora era arcivescovo in Argentina, e l’organizzazione benefica One, di cui Bono Vox è cofondatore. Di tutto questo, il leader degli U2 ha parlato ieri, 19 settembre, sera in Sala stampa vaticana al termine di un’intensa udienza privata con il Papa, durata oltre mezzora, a Casa Santa Marta.

«Un uomo straordinario per tempi straordinari»: così la rockstar ha definito Francesco. «Abbiamo parlato dell’Irlanda e di ciò che sta avvenendo nella Chiesa – ha dichiarato in presenza di una nutrita schiera di giornalisti e operatori -. Quando si parlava di protezione delle vittime – ha proseguito – gli ho confessato di aver avuto la sensazione che gli abusanti siano più potenti degli abusati. Ho visto il dolore sul suo viso, credo che sia sincero». Nel corso del colloquio con il Papa «abbiamo lasciato andare la conversazione dove voleva andare», ha precisato il frontman della band irlandese. Un altro tema toccato è stato «il futuro del commercio e come promuovere uno sviluppo sostenibile, cosa sulla quale Papa Francesco è molto impegnato», ha sottolineato Bono definendo l’enciclica Laudato si’ «una proposta filosofica di sviluppo sostenibile, per cambiare ciò che sta avvenendo a livello macroeconomico». Ancora: «Abbiamo discusso di micro e macro, dei cambiamenti che devono avvenire a livello locale – ha chiosato Bono – e di come dobbiamo rivedere la bestia selvaggia che è il capitalismo, che non è immorale ma amorale, e richiede il nostro impegno».

Per il cantante quello di ieri non è il primo incontro con un pontefice. Nel 1999 si recò da Giovanni Paolo II per chiedere il suo aiuto in favore della campagna di cancellazione dei debiti esteri contratti dai paesi del Terzo mondo. In quell’occasione il Papa si provò gli occhiali da sole della rockstar, dalla quale ricevette in dono anche un libro di poesie del premio Nobel Seamus Heany. Successivamente, il frontman degli U2 incontrò anche Benedetto XVI, nel 2009, in occasione dell’udienza agli artisti nella Cappella Sistina.

All’incontro con Francesco e in Sala Stampa Vaticana, Bono era accompagnato da José María del Corral, direttore mondiale di Scholas Occurrentes. Lo scopo dell’udienza infatti era quello di sostenere la missione educativa di questa fondazione pontificia. «Siamo molto interessati al tema dell’educazione e siamo toccati da quello che Scholas sta facendo: è un approccio molto innovativo, si sta preparando il futuro attraverso l’educazione in molti contesti diversi, stando con le persone nelle comunità. È un progetto che rientra nella visione di questo Papa di lavorare a livello locale per unire il micro con il macro». Presente in 190 paesi, Scholas Occurrentes attraverso la sua rete integra oltre 446mila scuole e realtà educative. La sua missione è favorire l’integrazione di tutti gli alunni nel mondo attraverso proposte artistiche, sportive e tecnologiche che promuovono l’educazione a partire dalla «cultura dell’incontro», tanto cara a Papa Bergoglio.

20 settembre 2018