Bonificate sponde del Tevere verso il primo parco fluviale

Al via “Rome Riverwalk”, progetto che ha visto volontari e cittadini al lavoro sotto ponte Duca D’Aosta per rimuovere erbacce e rifiuti. La sensibilizzazione che parte dal basso

Riqualificare le sponde del Tevere per creare il primo parco fluviale della Capitale. È questo l’obiettivo del progetto “Rome Riverwalk” realizzato da Retake, Temple University e Rfo – Restart from Zero per sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza alla cura dell’ambiente e del territorio. L’iniziativa, nel dettaglio, vorrebbe rivalorizzare le sponde che si estendono da ponte Milvio fino al ponte della Musica, nei pressi dello Stadio Olimpico, e, proprio sotto il ponte Duca D’Aosta, sabato 15 giugno si sono dati appuntamento numerosi volontari, tra i quali un nutrito gruppo di studenti della Temple University di Roma, per sperimentare un primo approccio con la cittadinanza per ripulire la zona da erbacce, immondizia e rifiuti.

«Vogliamo portare in Italia l’esperienza progettistica statunitense – ha spiegato l’ingegner Alfonso Ridolfi, che dopo anni di pratica all’estero ha proposto il progetto di riqualificazione del Tevere -. L’idea è quella di coinvolgere innanzitutto la popolazione, perché si è visto come un’iniziativa del genere, se imposta dall’alto ha meno appiglio sull’interesse degli abitanti». “Rome Riverwalk” vorrebbe creare una serie di attrazioni, di luoghi di interesse culturale, ma anche adeguare gli spazi verdi per ospitare esercizi commerciali, di ristorazione e per la promozione di eventi. «Mesi fa – prosegue Ridolfi – abbiamo sentito i residenti, per capire cosa vorrebbero e le loro abitudini proprio per trasportare queste esigenze nel nostro progetto». Un coinvolgimento che ha avuto un risvolto concreto appunto con l’evento di sabato scorso.

«L’iniziativa è importantissima perché in queste zone c’è da anni una mancanza di decoro» ha aggiunto Fabrizio, uno dei volontari di lungo corso dell’associazione Retake Roma, il movimento no-profit che si impegna nella lotta contro il degrado e nella valorizzazione dei beni pubblici. «In particolare in questo tratto del Tevere – ha spiegato – è assolutamente necessario diserbare la zona, ripulirla da vari tipi di rifiuti e ovviamente sensibilizzare le persone a mantenere queste sponde pulite, altrimenti sarà sempre impossibile renderle fruibili per correre o venire in bicicletta». Una sensibilizzazione che appunto dai cittadini stessi, come testimonia la signora Costanza, abitante del quartiere. «Non faccio parte di nessuna associazione – ha detto – sono qui perché ho letto il volantino dell’iniziativa nel mio condominio. Purtroppo non sempre a questi eventi partecipano molta persone ed è un peccato perché basta poco, un paio di guanti e dei sacchetti».

La volontà di partire dalla cittadinanza per prendersi cura dell’ambiente, in particolare con il progetto “Rome Riverwalk”, nasce nell’aprile 2018 quando è stato sottoscritto e proposto il “Contratto di fiume”, promosso da Consorzio Tiberina e Associazione amici del Tevere. «È un progetto che consente di avere un rapporto diretto con i cittadini e di sensibilizzare tanto la popolazione quanto le istituzioni – ha spiegato Giuseppe Maria Amendola, tra i promotori del contratto -. Questa giornata è servita a far capire che l’impegno della gente è fondamentale, perché tanti punti del Tevere hanno grandissime potenzialità». Infine, una delle mission del progetto è anche quella di far diventare il parco fluviale completamente indipendente e autosufficiente. «Questo sarà possibile – ha concluso – con una serie di attività economiche e commerciali all’interno del parco, che lo porteranno a vivere autonomamente dal punto di vista economico e finanziario, senza dover gravare sulle istituzioni comunali e regionali».

17 giugno 2019