«Condanniamo la violenza, da qualunque parte provenga». Non cercano mezzi termini i vescovi della Bolivia, intervenuti nel pomeriggio di ieri, 20 novembre, dopo gli scontri di El Alto, che hanno provocato morti e decine di feriti. «Ricordiamo ancora una volta – scrivono in una nota – che la violenza è irrazionale e irresponsabile e non è una soluzione ai conflitti tra esseri umani. Alziamo la voce per chiedere a tutti: basta morte! Basta con la violenza! Basta sofferenza e dolore!».

Sullo sfondo, le nuove violenze che si susseguono nel Paese: una «spirale dell’irrazionalità che sta crescendo e che ha già causato numerosi morti e feriti, coprendo la comunità boliviana di lutto», davanti alla quale i presuli «sono solidali con le famiglie delle persone coinvolte e suscitano preghiere per il riposo eterno dei morti e il pronto recupero dei feriti». Ora però l’appello dei vescovi è rivolto «alle persone di buona volontà: non lasciamo che gli istigatori criminali generino ulteriori dolore e morte – si legge nel testo della nota -. Invitiamo i gruppi a esprimere le loro richieste in modo pacifico. Chiediamo alle forze dell’ordine di non usare la forza in modo eccessivo nell’adempimento del loro dovere, di proteggere la vita dei fratelli e dei beni della comunità. A coloro che hanno nelle loro mani il potere e la capacità di fermare tutto ciò, di non esortare allo scontro e alla violenza ma di esprimere parole di pace e riconciliazione».

21 novembre 2019