Binge drinking e giovani a rischio. Alcohol day: le iniziative

In Italia oltre 9 milioni a rischio. Prevenzione e una «più rigorosa regolamentazione del marketing commerciale» al centro del convegno all’Iss

In Italia oltre 9 milioni a rischio. Ragazzi più esposti all’abuso. Prevenzione e una «più rigorosa regolamentazione del marketing commerciale» al centro del convegno all’Iss

Il consumo rischioso di alcol interessa in Italia oltre nove milioni di persone. E i giovani rappresentano un target di popolazione molto vulnerabile, tanto che l’alcol è causa di centinaia di malattie, numerosi tipi di cancro, incidenti e di una delle forme più temibili di dipendenza. La criticità principale continua ad essere il binge drinking, l’abbuffata alcolica con più superalcolici in brevissimo tempo, diffusa soprattutto fra i più giovani. I più a rischio sono i ragazzi dai 18 ai 24 anni.

Questo il quadro nel quale si inserisce la XIV edizione dell’Alcohol Prevention Day, in programma oggi, giovedì 16 aprile, presso l’Istituto superiore di sanità. Sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto in stretta collaborazione con la Società Italiana di Alcologia, l’associazione italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento – Aicat ed Eurocare, l’evento intende fornire un supporto costante per un’adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.

«Il panorama mondiale, la prospettiva europea, l’analisi nazionale del fenomeno causa di un elevata mortalità, morbilità e disabilità – scrivono dal ministero – fanno come di consueto da cornice anche quest’anno al dibattito mirato all’identificazione di priorità che sono e restano di interesse Ue, in previsione di una rinnovata strategia comunitaria richiesta da tutti gli Stati Membri, rivolta non solo ai giovani e al fenomeno del binge drinking e dei consumi a rischio, alla tutela del feto per la prevenzione della Fas (sindrome feto alcolica), ai rinnovamento dei sistemi di cura e riabilitazione ma anche ad una più rigorosa regolamentazione del marketing commerciale, di una più adeguata politica di prezzi e tassazione (“best buys”, i migliori affari secondo l’Oms) di target differenziati per genere ed età».

Un aiuto concreto alla riflessione, purtroppo mai sufficientemente riflessa nelle politiche sull’alcol, sui rischi e sui danni causati dal bere e soprattutto dai modelli, dalle mode e dalle tendenze che influenzano i comportamenti individuali, è fornito dalla comunità scientifica che trova, però, un grosso ostacolo nella diffusione massiccia dei social network. Le tecnologie alla portata di mano di tutti contribuiscono infatti sempre più alla diffusione rapida di culture del bere, favorite da disapplicazioni normative, scarso rigore, contraddizioni e convenienze alle quali è difficile rispondere con tempestività.

Dopo il convegno all’Istituto superiore di sanità, alle Terme di Caracalla è in programma la XVII edizione della tradizionale Appia Run, che quest’anno corre per l’Alcohol Prevention Race per fornire un messaggio di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi legati al consumo di alcol tra i giovani. “Brillo? Sì ma nello sport!” è lo slogan della competizione, che si svolgerà nella splendida cornice dell’Appia Antica. L’ iscrizione è gratuita per i ragazzi fino ai 21 anni. Agli iscritti dell’Alcohol Prevention Race il kit di maglia, zainetto e i materiali per la prevenzione per giovani e adulti realizzati grazie al finanziamento del ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, Osservatorio Nazionale Alcol e Centro Oms per la Ricerca e la Promozione della Salute sull’Alcol e sulle problematiche alcol-correlate.

16 aprile 2016