Bilancio Vaticano: deficit stabile

Il bilancio consolidato 2014 della Santa Sede indica un deficit di 25,6 milioni di euro, molto vicino al deficit del 2013. In attivo il Governatorato

Il bilancio consolidato 2014 della Santa Sede indica un deficit di 25,6 milioni di euro, molto vicino al deficit del 2013. In attivo il Governatorato 

Sono 25,621 i milioni di euro di deficit indicati nel bilancio consolidato della Santa Sede per il 2014, mentre il bilancio del Governatorato evidenzia un avanzo di 63,519 milioni di euro. Lo ha comunicato la Sala stampa della Santa Sede ieri, giovedì 16 luglio. Entrambi i bilanci, sia quello della Santa Sede che quello del Governatorato,. sono stati preparati dalla Prefettura degli Affari Economici, e esaminati e verificati dalla Segreteria, dall’Audit Committee e dal revisore esterno. È stato osservato come il 2014 sia stato un anno di transizione verso le nuove Politiche di Financial Management basate sui Principi Contabili Internazionali per il settore pubblico (IPSAS).

I Bilanci 2014 sono stati preparati sulla base dei precedenti principi contabili e del precedente perimetro di consolidamento (che comprende 64 Enti della Santa Sede). Ai responsabili è stato comunque chiesto di includere tutte le attività e passività e di fornire adeguata garanzia di completezza e accuratezza. Nel contesto del lavoro realizzato con il revisore esterno, è stata richiesta conferma dei saldi alle terze parti, in linea con le normali prassi di revisione, in modo che tutti gli importi potessero essere verificati in modo indipendente. Per includere tutte le attività e passività nei saldi di fine anno e prepararsi per le nuove Politiche, è stato necessario effettuare una serie di scritture contabili, che rendono difficile il confronto diretto con i dati del 2013. Dove necessario, i principali dati di confronto sono stati forniti al Consiglio.

Applicando anche ai risultati 2013 gli stessi trattamenti contabili utilizzati per il 2014, il deficit 2013 sarebbe stato di 37.209 migliaia di Euro, con un miglioramento dunque nel 2014 in gran parte riconducibile ai favorevoli investimenti condotti dalla Santa Sede. Le principali entrate del 2014, oltre agli investimenti, includono i contributi fatti secondo il Canone 1271 del Codice di Diritto Canonico (21 milioni di Euro) e il contributo dell’Istituto per le Opere di Religione (50 milioni di Euro).
Il Patrimonio Netto si è incrementato di 939 milioni di Euro, in conseguenza di aggiustamenti fatti per includere tutte le attività e passività nei bilanci di chiusura del 2014. Per gli Enti inclusi nel perimetro di consolidamento, le attività precedentemente gestite fuori bilancio ammontavano a 1.114 milioni di Euro, mentre le passività erano pari a 222 milioni.

Come negli anni precedenti, la spesa più significativa inclusa nel Bilancio della Santa Sede è il costo del personale (126,6 milioni di Euro), con 2.880 dipendenti distribuiti tra le 64 Enti inclusi nel perimetro di consolidamento. Al Consiglio – riferisce il comunicato – è stato inoltre fornito un aggiornamento sul budget 2015. I budget sono stati preparati secondo le nuove Politiche di Financial Management, approvate l’anno scorso dal Santo Padre. Il Consiglio a fine maggio scorso ha ricevuto una proposta di budget dettagliata redatta dalla Segreteria. La proposta evidenziava le attività pianificate, nonché le entrate e le spese previste per il 2015 e includeva raccomandazioni specifiche per ciascuno dei 136 Enti che figurano nell’elenco, come approvato dal Santo Padre, che sono soggetti al controllo e alla vigilanza del Consiglio e della Segreteria.

 

17 luglio 2015