Bielorussia: sanzioni Ue estese ad altre 28 persone

Diventano così 261 le persone raggiunte dalle misure restrittive, imposte «per il loro ruolo nella repressione interna e nelle violazioni dei diritti umani in corso nel Paese»

Nella giornata di oggi, 5 agosto, il Consiglio Ue ha deciso di imporre misure restrittive ad altre 28 persone in Bielorussia, «per il loro ruolo nella repressione interna e nelle violazioni dei diritti umani in corso nel Paese».

Nel dettaglio, sono state imposte sanzioni a due vicedirettori del Dipartimento principale per la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione del ministero degli Affari interni. Si tratta, informano dal Consiglio in una nota, di «uno dei principali organismi responsabili della persecuzione politica in Bielorussia, compresi arresti arbitrari e illegali e maltrattamenti, compresa la tortura, di attivisti e membri della società civile».

Negli elenchi diffusi oggi, si legge ancora nel testo, «figurano anche diversi membri della magistratura, ovvero pubblici ministeri e numerosi giudici che hanno emesso sentenze motivate politicamente, anche contro cittadini che hanno protestato contro le elezioni presidenziali fraudolente del 2020 o che hanno semplicemente espresso le loro opinioni contro il regime di Lukashenko». Ancora, vengono imposte misure restrittive anche ai vertici di diversi istituti penitenziari (carceri e centri di custodia cautelare). Nel mirino viene infine preso di mira anche un gruppo di sostenitori di lunga data di Lukashenko, che beneficiavano del regime.

Complessivamente, le misure restrittive dell’Ue contro la Bielorussia si applicano ora a 261 persone e 37 entità. «Quelli designati oggi sono soggetti al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell’Ue è vietato mettere a loro disposizione fondi. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell’Ue», si legge nel comunicato del Consiglio.

5 agosto 2024