Bertotto (Msf): «Continua criminalizzazione delle ong»

Il rappresentate di Medici senza frontiere intervenuto al convegno “Siamo noi l’Europa che accoglie”, a conclusione della campagna Welcoming Europe

È in atto «una campagna di criminalizzazione delle ong che si muove a livello politico-istituzionale, giudiziario e mediatico che vuole legittimare ciò che legittimo non è e costruire situazioni di consenso popolare su temi rispetto ai quali l’opinione pubblica era posizionata in modo diverso». Lo ha affermato Marco Bertotto, di Medici senza frontiere, prendendo parte questa mattina, 20 febbraio, al convegno “Siamo noi l’Europa che accoglie“, evento conclusivo della campagna di raccolta firme “Welcoming Europe. Per un’Europa che accoglie”, lanciata da oltre 140 organizzazione della società civile e rivolta alla Commissione Ue per cambiare alcune norme in materia di tutela dei diritti e migrazioni.

«Ci sono alcune cariche istituzionali – è la denuncia di Bertotto – che continuano un’ostinata azione di propaganda e diffamazione». È necessario invece «ripartire con la ricostruzione civile del soccorso in mare, del monitoraggio e dell’avvistamento, con un attacco alle violazioni dei principi internazionali e con la restituzione della visibilità a ciò che accade». Anche per Salvatore Fachile, dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), «la partita è aperta». E sempre in tema di migrazioni, ha definito «pericolosissimo» l’istituto previsto nel decreto Sicurezza «che troverà attuazione a breve e che creerà una lista di 25 Paesi di origine sicura».

Si è soffermato invece sui numeri dell’iniziativa dei cittadini europei “Welcoming Europe” Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente: 65mila firme raccolte in Italia, grazie all’impegno e al coinvolgimento di oltre 140 organizzazioni. «Si tratta di un dato positivo perché l’attenzione, nei mesi, è andata crescendo», ha sottolineato: sono stati fatti «dei passi in avanti» ma molto resta da fare. «Occorre far capire – ha chiarito Zanchini – che questa non è solo la resistenza di un gruppo di associazioni ma un progetto per il futuro».

20 febbraio 2019