Bernhard Scholz è il nuovo presidente della Fondazione Meeting

Succede a Emilia Guarnieri, in carica dal 1993. Eletto anche il nuovo consiglio di amministrazione. «Ammirazione e gratitudine per medici e infermieri»

Bernhard Scholz è il nuovo presidente della Fondazione Meeting. Succede a Emilia Guarnieri, in carica dal 1993. Ad annunciarlo oggi è la “Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli”, che organizza annualmente il Meeting di Rimini e che ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione per il prossimo triennio. Sono stati confermati Bernhard Scholz, consulente di direzione, Andrea Simoncini, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Firenze, e Giorgio Vittadini, professore ordinario di Statistica all’Università di Milano Bicocca. Nuovi eletti sono Guadalupe Arbona Abascal, professoressa di Letteratura spagnola all’Università Complutense di Madrid, e Marco Bersanelli, ordinario di Fisica e Astrofisica all’Università degli Studi di Milano. Tutti i consiglieri hanno espresso la loro profonda gratitudine e riconoscenza ad Emilia Guarnieri, che ha fatto parte del gruppo fondatore del Meeting e che ha svolto per 27 anni la funzione di presidente.

Nella prima dichiarazione di Scholz da presidente, inevitabile il riferimento all’emergenza sanitaria in corso. «Il drammatico momento di emergenza epidemiologica che stiamo vivendo – ha detto – ci richiama a una delle intenzioni principali che hanno segnato la storia del Meeting nei suoi 40 anni: riscoprire e testimoniare una speranza e un coraggio capaci di affrontare con libertà e responsabilità le circostanze anche difficili che la storia ci pone, una speranza che permette ad ognuno, nella sua unicità, di contribuire al bene di tutti, attraverso i suoi talenti e le sue fragilità, attraverso le sue conoscenze e le sue domande». Nelle parole di Scholz, «la necessità assoluta, in queste settimane, di ridurre al minimo indispensabile i contatti ci rende ancora più consapevoli di quanto noi viviamo di relazioni, del valore dell’incontro e del dialogo, dello scambio di esperienze e, soprattutto, della condivisione».

Un ultimo pensiero infine per i medici e gli infermieri che «in queste ore drammatiche, in mezzo a mille difficoltà, curano con dedizione straordinaria, al limite delle proprie forze, i pazienti affetti dal Coronavirus – ha concluso Scholz –; possiamo riconoscere con ammirazione e gratitudine come la condivisione, fino al sacrificio, non solo è un bene prezioso per tutti, ma anche il seme del cambiamento».

12 marzo 2020