Berlino, tir sul mercato di Natale. La polizia: «Atto terroristico»

Il camion lanciato contro la folla nel quartiere di Charlottenburb. 12 morti e 48 feriti, alcuni gravissimi. Il cardinale Marx: «Restare uniti»

Il camion lanciato contro la folla nel quartiere di Charlottenburb. 12 morti e 48 feriti, alcuni gravissimi. Il cardinale Marx: «Restare uniti»

È uno dei più famosi mercatini di Natale di tutta la Germania quello di Breitscheidplatz, nel quartiere di Charlottenburg, nel centro di Berlino ovest, quello colpito ieri sera, lunedì 19 dicembre, da un «presunto attacco terroristico», aveva dichiarato nella notte la polizia di Berlino via Twitter. Oggi in prima mattina, la polizia federale ha confermato l’ipotesi che si sia trattato di un «atto volontario terroristico»: un tir a fari spenti ha travolto le casette del mercatino, vicino alla Chiesa del Ricordo, lanciandosi «deliberatamente» contro la folla. A bordo due uomini: uno è morto nello schianto; l’altro, fuggito a piedi, è stato arrestato vicino al luogo dell’attacco. Ancora nessuna notizia ufficiale sulla sua identità ma i media tedeschi parlano di un pachistano o afghano. Ignota anche l’identità del morto: la polizia ha confermato solo che si tratta di un cittadino polacco. Il tir apparteneva a una società di trasporti di Danzica. Probabile l’ipotesi di un sequestro del camionista da parte dell’attentatore, anche se ancora mancano conferme in questa direzione. Il bilancio: 12 morti e 48 feriti, alcuni dei quali in modo molto grave. Molte anche le persone ricoverate in grave stato di shock.

Secondo una prima ricostruzione, il camion sarebbe arrivato a tutta velocità contro il mercatino, che si trova a due passi dalla via principale dello shopping e di fianco all’Europa center, uno dei più noti centri commerciali della città, provenendo dalla stazione Zoologischer Garten. Erano da poco passate le 20. Secondo la polizia, il camion è stato «deliberatamente lanciato contro la folla»: una dinamica che ricorda la strage del lungomare di Nizza del 14 luglio scorso, quando un camion si è lanciato in una zona pedonale affollata. Il camion era partito dall’Italia e doveva consegnare un carico a Berlino; quindi sarebbe tornato in Polonia. Il proprietario dell’azienda di trasporti ha dichiarato di aver perso il contatto con il mezzo, guidato dal cugino, intorno alle 16 di lunedì pomeriggio.

«Sgomento» nelle parole di Angela Merkel, affidate al portavoce Steffen Seibert: «Siamo in lutto per i morti e ci auguriamo che i tanti feriti possano essere aiutati». Anche il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), il cardinale Reinhard Marx, ha espresso una ferma condanna dell’attacco, invitando i tedeschi all’unità. «Le notizie giunte da Berlino – ha detto il porporato – mi hanno scosso profondamente. La violenza al mercato di Natale è il contrario di ciò che i visitatori desideravano. La mia solidarietà va alle famiglie dei morti e dei feriti. Per tutti pregherò. In questo momento difficile per la città di Berlino e per il nostro Paese, è importante che restiamo uniti come società e stiamo insieme». Condanna e dolore per lo «spregevole attacco» a Berlino anche nella dichiarazione del ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano: «Siamo vicini alla popolazione tedesca in questo triste momento che dovrebbe essere piuttosto di gioia e pace in prossimità delle festività natalizie». Al momento non c’è notizia del coinvolgimento di italiani.

L’arcivescovo di Berlino Heiner Koch ha invitato tutti i berlinesi a unirsi in preghiera questa mattina, martedì 20 dicembre, a mezzogiorno, nella cattedrale di Santa Edvige. Il presule guiderà una preghiera per le vittime e per i loro familiare, dando voce, nel silenzio e nella preghiera, al lutto di tutta la popolazione. Nel suo messaggio monsignor Koch ha anche ringraziato tutte le forze di sicurezza, i medici e paramedici e i volontari dell’assistenza per gli sforzi compiuti subito dopo la strage. Al momento le indagini sono ancora in corso.

20 dicembre 2016