Benedetto XVI e l’amicizia con Giovanni Paolo II e Francesco

Il lungo cammino di Ratzinger accanto a Wojtyla, iniziato quando erano entrambi cardinali, e la stima con Bergoglio, che lo volle incontrare 10 giorni dopo l’elezione

«Dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore». Nelle prime parole di Papa Benedetto XVI pronunciate dalla loggia centrale della basilica vaticana c’era il ricordo di Giovanni Paolo II, il «venerato predecessore» e «l’indimenticabile pontefice», come lo definì più volte. Tra i due c’era una profonda amicizia basata sulla stima e sul rispetto reciproco. Uomini al servizio di Dio che per circa 30 anni hanno camminato fianco a fianco, traghettando la Chiesa nel nuovo millennio.

Wojtyla e Ratzinger si incontrarono per la prima volta in occasione dei preconclavi e conclavi del 1978, che portarono rispettivamente all’elezione di Giovanni Paolo I il 26 agosto e di Giovanni Paolo II il 16 ottobre. Entrambi cardinali, avevano già sentito parlare l’uno dell’altro e Wojtyla apprezzava molto l’operato dell’esperto teologo tedesco, tanto che, una volta eletto al soglio pontificio, lo nominò prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, presidente della Pontificia commissione biblica e della Commissione teologica internazionale, incarichi che mantenne ininterrottamente dal novembre 1981 all’aprile 2005. Nel libro “Alzatevi, andiamo!”, Papa Wojtyla confessò di rendere «grazie a Dio per la presenza e l’aiuto del cardinale Ratzinger, che è un amico fidato».

Benedetto XVI, in un’intervista a una televisione polacca nel 2015, parlando di Wojtyla ricordò che «immeritatamente» l’allora cardinale polacco gli aveva «donato fin dall’inizio la sua amicizia» nata «senza grandi parole ma dal cuore. Sono grato per questa fiducia che mi ha donato senza miei meriti – aggiunse -. Era un uomo di Dio». Il 1° maggio 2011, in una piazza San Pietro stracolma per la beatificazione di Giovanni Paolo II, rimarcò che negli anni in cui era stato accanto a Wojtyla aveva potuto «venerare sempre più la sua persona. Il mio servizio è stato sostenuto dalla sua profondità spirituale, dalla ricchezza delle sue intuizioni. L’esempio della sua preghiera mi ha sempre colpito ed edificato: egli si immergeva nell’incontro con Dio, pur in mezzo alle molteplici incombenze del suo ministero».

Altrettanto immediata è stata la simpatia e la stima nata tra il Papa emerito Benedetto XVI e il suo successore, Papa Francesco. Quest’ultimo lo ricordò nel primo saluto ai fedeli assiepati in piazza San Pietro pochi minuti dopo l’elezione. «Prima di tutto – disse la sera del 13 marzo 2013 affacciandosi dalla loggia delle benedizioni – vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca». Sempre nel 2013, parlando con i giornalisti, Bergoglio definì il suo predecessore «il nonno saggio» e affermò di volergli «tanto bene. Sempre gli ho voluto bene. Per me è un uomo di Dio, un uomo umile, un uomo che prega».

Il primo incontro tra i “due papi” risale al 23 marzo 2013 quando Francesco, 10 giorni dopo l’elezione, si recò a Castel Gandolfo dove soggiornava il Papa emerito. Il 5 luglio 2013 i due apparvero in pubblico insieme per la prima volta in occasione dell’inaugurazione di un nuovo monumento a san Michele Arcangelo nei Giardini Vaticani. Un’altra “prima volta” si è registrata il 22 febbraio 2014, quando Ratzinger partecipò al primo concistoro di Francesco per la creazione di nuovi cardinali. Non era mai accaduto prima che due papi fossero contemporaneamente presenti nella basilica di San Pietro. I due pontefici hanno inoltre concelebrato la Messa per la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II il 27 aprile 2014 e quella per la beatificazione di Papa Paolo VI il 19 ottobre 2014. Tra le tante occasioni in cui hanno presenziato a una cerimonia c’è da ricordare anche l’apertura del Giubileo straordinario della misericordia l’8 dicembre 2015, quando Benedetto XVI assistette all’apertura della Porta santa, varcandola subito dopo Papa Francesco.

2 gennaio 2022