Il Falcon militare che ha riportato in Italia Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo catturato sabato 12 gennaio a Santa Cruz, nel cuore della Bolivia, è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino intorno alle 12.30 di questa mattina, lunedì 14 gennaio. «Oggi diciamo al mondo che nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana. Parliamo di un pluriomicida, che si è macchiato di reati gravissimi e che con la sua fuga mortificava il dolore delle famiglie delle vittime e il dolore di un intero popolo – ha affermato pochi minuti dopo l’atterraggio il ministro della Giustizia italiano Alfonso Bonafede -. Sono passati tanti anni ma le ferite che aveva lasciato non erano state lenite». Quello ottenuto, per il ministro, «è il risultato di una squadra che lavora compatta. Le istituzioni italiane unite e compatte hanno cercato questo risultato con perseveranza, un risultato storico. Quando le istituzioni italiane sono compatte, non ci ferma nessuno. A livello internazionale, à ha aggiungo – oggi l’Italia va a testa alta perché si fa rispettare nel mondo».

Ha parlato di «un bel lunedì che spero ri-unisca il Paese» anche il ministro dell’Interno, il vicepremier Matteo Salvini. «Il clima è cambiato, chi sbaglia paga – ha dichiarato -. L’Italia è un Paese sovrano, libero, rispettato, rispettoso, rispettabile. Grazie al mutato clima politico mondiale, dopo 37 anni Battisti finalmente finirà dove merita». Per Salvini «non è un punto di arrivo, è un punto di partenza. Sono sicuro che le nostre Forze dell’Ordine con la collaborazione dei servizi stranieri – ha proseguito il vicepremier – potranno riassicurare alla giustizia italiana altre decine di delinquenti e assassini che sono ancora a godersi la vita in giro per l’Europa e per il mondo». Ancora, ringraziando «il governo brasiliano, il presidente Bolsonaro e le autorità boliviane che hanno fatto in modo che questo lunedì fosse memorabile per tutti», Salvini ha aggiunto: «Su questa cattura e su questa giustizia credo e spero che nessuno abbia niente da ridire».

Un pensiero ai famigliari delle vittime è arrivato da entrambi i ministri. Il titolare del Viminale ha dichiarato di volerli incontrare nella sede del suo ministero. «La giustizia – ha rimarcato Bonafede – farà il suo corso nel momento in cui Battisti varcherà la soglia del carcere. A quel punto sconterà finalmente la pena dell’ergastolo». Per l’ex terrorista infatti, latitante dal 1981 dopo l’evasione dal carcere di Frosinone, è scattato immediatamente il trasferimento al carcere di Rebibbia, per essere collocato nel circuito di alta sicurezza riservato ai terroristi.

14 gennaio 2019