Bassetti: sul ddl Zan «ci auguriamo una riformulazione del testo»

L’auspicio del presidente della Cei in un’intervista rilasciata a La Repubblica. «Il Papa, i vescovi, i sacerdoti, le comunità cristiane guardano alle persone omosessuali con gli occhi di Cristo e tengono le braccia aperte»

Fissato al 13 luglio il voto in Senato sul ddl Zan. «Ci auguriamo una riformulazione del testo», afferma a riguardo il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti, in un’intervista pubblicata oggi, 9 luglio, su La Repubblica. Il porporato ricorda la Nota verbale della Cei e il documento della Dottrina della fede, che «in alcun modo propongono la non accoglienza delle persone omosessuali», precisa. La Congregazione, semplicemente, «ha ribadito che non è possibile benedire alcuna coppia che viva stabilmente al di fuori del matrimonio, anche se formata da persone di sesso diverso».

Nelle parole di Bassetti, è «molto chiaro» al riguardo anche lo stesso Catechismo della Chiesa cattolica: «Le persone con tendenze omosessuali – spiega – devono essere accolte “con rispetto, compassione, delicatezza” evitando “ogni marchio di ingiusta discriminazione” (cfr n. 2358)». E parla di «necessità» e «volontà di accogliere e accompagnare le persone omosessuali», ribadita nelle note della Presidenza della Cei del giugno 2020 e dello scorso aprile. Bassetti, dunque, stigmatizza la tendenza a «ricercare contrapposizioni non fondate. Il Papa, i vescovi, i sacerdoti, le comunità cristiane guardano alle persone omosessuali con gli occhi di Cristo – assicura – e tengono le braccia aperte nell’impulso della misericordia».

9 luglio 2021