Bassetti (Cei): «Chiamati a ricomporre il volto di Cristo nella storia»

Il messaggio del cardinale, nel suo 80° compleanno: «Ho sperimentato la bellezza dell’incontro e del camminare insieme». Il pensiero a quanti vivono «il dramma di una guerra folle»

«Ringrazio il Signore per avermi concesso di tagliare questo traguardo, circondato dall’amore di tutte quelle persone che Egli ha voluto mettere sulla mia strada». Nel giorno del suo 80° compleanno, ieri, 7 aprile, il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti ha affidato a un breve messaggio la gratitudine verso quanti, dall’Italia e dall’estero, gli hanno fatto pervenire gli auguri.  «In questi anni – scrive – ho sperimentato la bellezza dell’incontro e del camminare insieme. Anche se a volte non sono mancate le fatiche, ho sempre cercato di incarnare la tenerezza e di vivere il mio servizio – da sacerdote, da rettore del Seminario, da Vescovo e poi da presidente della Cei – come un dono. Sull’esempio dei preti delle povere contrade dell’Appennino tosco-emiliano, sempre disponibili ad ascoltare e ad aiutare, che sono stati per me un grande esempio di fede e di abnegazione».

Del resto, riflette il presidente dei vescovi italiani, «la vocazione è fatta di incontri, contatti, parole, sguardi, rimproveri, sorrisi, è fatta soprattutto da qualcuno che quella vocazione l’ha accolta e vissuta. Un prete presuppone sempre un altro prete: è così che il Signore ti fa capire quello che vuole da te. Ciascuno di noi – le parole di Bassetti – è un piccolo tassello chiamato a ricomporre quel mosaico che è il volto di Cristo nella storia».

La preghiera del cardinale, «in questo giorno così speciale», è quindi «per i sacerdoti, perché possano trovare, come è accaduto a me, testimoni autentici del Vangelo da cui trarre ispirazione e forza, e per i giovani, perché non abbiano paura di scegliere: la vita è più bella se vissuta con gli altri e per gli altri». Da ultimo, un pensiero particolare «a quanti stanno vivendo il dramma di una guerra folle, grondante di morte, dolore e sofferenza, il cui spettro aleggia terribilmente su tutto il mondo. Chiediamo a Maria, Regina della Pace, di far germogliare nei cuori dei responsabili delle Nazioni propositi di fratellanza e di unione», l’invocazione.

8 aprile 2022