Bassetti al Consiglio permanente Cei: «Grazie perché avete pregato per me»

Il saluto del cardinale presidente in apertura della sessione straordinaria che si è svolta online il 1° dicembre. «Ho avvertito la presenza forte del Signore»

«Carissimi confratelli, davvero ben trovati per questo Consiglio permanente, eccezionale nella sua forma ma, lasciatemelo dire, necessario, per i motivi che conosciamo». In apertura della sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente, che si è svolto online il 1° dicembre, il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti ha voluto rivolgere il suo saluto ai confratelli, collegato dal Policlinico Universitario Agostino Gemelli di  Roma, dove è attualmente ricoverato per un periodo di convalescenza dopo la guarigione dal Covid-19. «Come sapete – ha detto – io sono reduce da un periodo di malattia Covid molto grave. Pensavo di essere giunto al limite. Mi verrebbe da dire “al limitar di Dite”. Ho avvertito però, in tutto questo travaglio, la presenza forte del Signore».

Nelle parole di Bassetti, «un saluto affettuoso e grato per ciascuna delle vostre persone. Ho solo una parola da esprimervi – ha detto -: grazie. Grazie perché avete pregato per me! Mi hanno colpito le parole con cui il Papa commenta la parabola evangelica del Buon Samaritano nell’enciclica Fratelli tutti», ha aggiunto quindi, citandone un passo: «Ogni giorno ci viene offerta una nuova opportunità, una nuova tappa. Non dobbiamo aspettare tutto da coloro che ci governano, sarebbe infantile. Godiamo di uno spazio di corresponsabilità capace di avviare e generare nuovi processi e trasformazioni. Dobbiamo essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno delle società ferite», l’esortazione. «La fraternità – ha commentato ancora il presidente Cei – è posta nelle nostre mani, come una sfida inderogabile». Quindi ha rinnovato ancora il suo personalissimo grazie ai vescovi: «Vi saluto uno per uno e ancora grazie: vi ho sentito davvero vicini nei momenti più gravi del mio calvario. Anche la vostra gente ha pregato per me! Grazie».

2 dicembre 2020