Bartolomeo I: i governi «intensifichino gli sforzi» per salvare il pianeta
Il messaggio del patriarca ecumenico di Constantinopoli alla 23ª Conferenza Onu sui cambiamenti climatici: «Ingiustificabile perdere ancora tempo. Siamo tutti chiamati a proseguire il nostro impegno»
Dal patriarca ecumenico di Costantinopoli arriva un forte appello «alle comunità e ai leader di tutte le fedi religiose» perché «possono fare una enorme differenza per convincere governi e corporazioni ad amplificare ed intensificare i loro sforzi» per salvare il pianeta terra. Parole affidate ai delegati riuniti a Bonn per la 23ª Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Cop23), che si concluderà il 17 novembre. «Sebbene molti riconoscono che il cambiamento climatico sta oggi causando la più grave crisi che l’umanità abbia mai affrontato – scrive il patriarca in un messaggio al summit – , c’è ancora molta resistenza a ogni cambiamento. Si continuano a ignorare i segni del nostro tempo che sono senza precedenti: lo scioglimento dei ghiacciai, i comportamenti estremi del clima e il loro devastante impatto sul mondo dei più poveri».
Di qui il monito di Bartolomeo, conosciuto come Patriarca “verde” per il suo inesauribile impegno a favore dell’ambiente che si è unito in questi anni a quello di Papa Francesco: «È inaccettabile fare retromarcia. Ed è ingiustificabile prendere ancora tempo. Siamo tutti chiamati a proseguire il nostro impegno per salvaguardare la sacralità di ogni nostro fratello e sorella e l’unicità di ogni chicco di sabbia presente su questo pianeta che tutti chiamiamo casa».
13 novembre 2017