Banco Alimentare e Legambiente insieme per dare un pasto ai poveri

Al via “Una mano dal Campo”: dal 12 al 22 novembre nei punti vendita Gros del Lazio la “Patata di Campo-Amica dell’ambiente”, all’insegna della sostenibilità

Offrire un aiuto concreto alle persone in difficoltà, con uno sguardo alla sostenibilità sociale e a quella ambientale. È questo l’obiettivo promosso da Legambiente che, insieme alle aziende Romagnoli F.lli Spa e Ce.Di. Gros, si schiera al fianco del Banco Alimentare. L’iniziativa, dal titolo “Una mano dal Campo”, è stata presentata questa mattina, 9 novembre, nel magazzino del Banco Alimentare del Lazio e si concretizzerà dal 12 al 22 novembre: in tutti i punti vendita Ce.Di. Gros della regione, infatti, per ogni confezione acquistata di “Patata di Campo-Amica dell’ambiente” sarà donato un pasto ai più bisognosi.

L’obiettivo, spiega Giuliano Visconti, presidente del Banco Alimentare Lazio, è «la lotta alla povertà e il contrasto all’emarginazione di poveri e senzatetto. A oggi – riferisce – il Banco sostiene ogni anno circa 110mila persone, ma la nostra attività, da vent’anni, punta a ridistribuire le eccedenze e contrastare lo spreco», ha spiegato Giuliano Visconti, presidente del Banco Alimentare del Lazio. E le eccedenze vengono recuperate in tutti i settori, dalla produzione fino alla grande distribuzione «e sono felice – ha continuato – di aver a fianco a me alcuni imprenditori, che sono la prova di come un’economica circolare e sostenibile sia possibile».

Fra le finalità dell’iniziativa c’è anche quella di «far capire come l’emergenza ambientale sia molto vicina alla crisi sociale. Sono due facce della stessa medaglia – ha spiegato Angelo Gentili, responsabile nazionale Agricoltura Legambiente -. Il vasto strato della popolazione italiana che vive in condizioni di indigenza non può essere veramente aiutato se non si costruiscono ponti strategici pensando a cosa si può fare per il territorio, per le risorse e l’ambiente. Impegnarsi concretamente a non sprecare nulla significa riuscire ad aiutare tantissime persone». L’agricoltura sostenibile punta dunque a essere al servizio di persone e ambiente. Un binomio che «sosteniamo con convinzione perché ci permette di aiutare chi ne ha bisogno ed essere un’azienda responsabile», sottolinea Giulio Romagnoli, amministratore delegato della Romagnoli F.lli Spa. A fargli eco Giancarlo Amitrano, responsabile dell’Ufficio acquisti Ce.Di. Gros. «Con questa iniziativa – le sue parole – realizziamo il nostro obiettivo commerciale, ovvero vendere prodotti di qualità al giusto prezzo, e allo stesso tempo aiutiamo le fasce meno abbienti. Speriamo di avere successo perché più saranno alte le vendite di questo prodotto e più riusciremo a donare».

Il prodotto “Patata di Campo-Amica dell’ambiente” «sarà venduto con un packaging eco-sostenibile e con i loghi di Banco Alimentare e Legambiente per far essere facilmente riconoscibile l’obiettivo», spiega Francesca Russo, Product Manager della Romagnoli. L’ottica del progetto, concludono Gentili e Visconti, è quella di «rappresentare un esempio da emulare, dunque porre le basi per un percorso replicabile con un orizzonte temporale molto ampio. Speriamo in futuro di avere altre iniziative simili con più prodotti diversificati, soprattutto quelli che, come le patate della Romagnoli, si caratterizzano per una filiera sostenibile».

9 novembre 2021