Bambino Gesù, nasce il decalogo dei volontari in Ospedale

Una guida per orientare il servizio a sostegno di bambini e famiglie. Al primo posto, il valore del servizio come dono, quindi il rispetto della sicurezza

Una guida per orientare il servizio a sostegno di bambini e famiglie. Al primo posto, il valore del servizio come dono, quindi il rispetto della sicurezza 

Nasce dai volontari impegnati in un lungo corso di formazione che si concluderà domani, sabato 25 marzo, il decalogo per il volontariato in ospedale. Si tratta di una guida in dieci punti per orientare il servizio a sostegno di bambini e famiglie ricoverati al Bambino Gesù. Al primo posto del decalogo, il valore del servizio come «dono». Quindi il rispetto delle misure di «sicurezza» per la salute dei pazienti. La responsabilità di offrire il proprio contributo in condizione di “benessere”. La consapevolezza delle «emozioni» proprie e altrui. Domani 25 marzo, la conclusione del percorso di formazione con la presidente Enoc e monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita.

La capacità di relazionarsi con le diverse «età» dei pazienti. Il dovere di una «comunicazione» responsabile che parta dall’«ascolto». Il supporto agli operatori sanitari nella «cura» del paziente. La considerazione della «realtà sociale» della famiglia e degli aspetti multiculturali. Infine, l’impegno ad aggiornare continuamente le proprie «competenze» per offrire un servizio quanto più efficace.

«Il volontariato è par­te integrante
della vita ospedaliera, una risorsa insosti­tuibile» sottolinea Francesca Rebecchini, membro del Consiglio di Amministrazione del Bambino Gesù. «Il funzionamento di una realtà complessa come quella del Bambino Gesù non può prescindere dall’attività organizzata dei tanti volontari che ogni giorno, insieme a medici e infermieri, lavorano per rendere l’ospedale un posto sempre più accogliente e sicuro».

Sono 600 circa i volontari attivi
nelle 4 sedi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Gianicolo, San Paolo, Palidoro e Santa Marinella). Oltre 100 le associazioni accreditate: impegnate in corsia, nelle attività ludiche, nella gestione delle case di accoglienza, nel supporto alle famiglie sul territorio. Al percorso di formazione, partito lo scorso ottobre, hanno partecipato 237 persone: 134 volontari già attivi in ospedale per l’aggiornamento delle proprie competenze e 103 nuovi aspiranti. Per questi ultimi è previsto un tirocinio formativo in ospedale di circa 60 ore, al termine del quale verrà valutata l’idoneità al servizio.

24 marzo 2017