Bambino Gesù, donazioni da viventi «una chance in più» per i trapianti

In occasione della Giornata europea per la donazione degli organi, l’Ospedale pediatrico ha fatto il punto sulla “seconda via” attraverso il responsabile del Dipartimento chirugico, De Goyet

 

Rappresenta una possibilità in più per tutti quei bambini che sono in attesa di trapianto. È la donazione di organi da vivente che amplia il ventaglio delle opzioni oggi disponibili per salvare la vita ai piccoli pazienti, e sulla quale l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha fatto il punto in un convegno sabato scorso, 11 aprile. Nel corso dei lavori dell’incontro dal titolo “Il trapianto in età pediatrica, Il valore del dono”, organizzato nella Giornata europea per la donazione degli organi all‘Auditorium Parco della Musica Jean De Ville De Goyet, direttore del Dipartimento chirurgico del Bambino Gesù ha detto: «Scegliere di donare gli organi è un atto di profonda generosità e sensibilità nei confronti di tutte quelle persone, in particolare i bambini, che per sopravvivere hanno assoluto bisogno di un trapianto. Un grazie speciale è pertanto rivolto a chi decide di percorrere coraggiosamente questa strada donando gli organi della persona cara che non c‘è più. Ma c‘è anche una “seconda via” sempre più percorribile: la donazione da vivente».

 «Le moderne tecniche trapiantologiche sono sempre più sicure sia per chi dona che per chi riceve e consentono di avvicinare il successo degli interventi al 100%», ha aggiungiunto De Ville De Goyet. La tecnica da donatore vivente viene utilizzata dai chirurghi del Bambino Gesù dal 1996 per il rene e dal 2011 per il fegato. Dal primo intervento al dicembre 2013, sono stati eseguiti 29 trapianti di rene e 18 di fegato da donatore vivente, con un trend in costante aumento. Per quanto riguarda il fegato, in particolare, lo scorso anno i trapianti da donatore vivente hanno superato il 50% del totale eseguito. I dati 2013 del Ministero della Salute indicano un calo generale del numero dei trapianti pediatrici di fegato e rene rispetto agli anni precedenti.

 Il ricorso al trapianto da vivente ha consentito di invertire la tendenza: all‘Ospedale pediatrico romano dai 14 trapianti di fegato del 2011 si è passati ai 23 del 2013; per il rene, dai 17 del 2011 ai 20 del 2013. Di questi interventi, una percentuale sempre più alta è da donatore vivente: nel 2013 sono stati eseguiti da vivente 12 trapianti di fegato su 23 e 7 trapianti di rene su 20, rispetto ai 4 su 16 (fegato) e ai 5 su 17 (rene) dell‘anno precedente. L‘Ospedale pediatrico Bambino Gesù è l‘unico Centro in Europa in grado di rispondere al bisogno di ogni tipologia di trapianto pediatrico, dalle cellule ai tessuti, dal cuore ai polmoni.

 

13 ottobre 2014