Bambino Gesù, cellule per trapianto arrivate in volo dalla Turchia

A trasportarle, un volo del del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, disposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Il destinatario: un bimbo di 2 anni

Sono arrivate con un un volo del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, disposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri e atterrato nella serata del 31 marzo a Ciampino, le cellule staminali emopoietiche (Cse) di un donatore turco, trasportate urgentemente a Roma per un bambino in attesa di trapianto urgente al Bambino Gesù. «È la prima volta che per simili emergenze si ricorre al velivolo dell’Aeronautica Militare fuori dai confini nazionali – specificano dall’ospedale pediatrico -. Intervento dovuto alle restrizioni del traffico commerciale legate all’emergenza Coronavirus».

Un lavoro di squadra e di rete che ha visto come protagonisti anche il Centro nazionale trapianti, il Registro italiano IBMDR, l’ambasciata italiana in Turchia, l’ambasciata turca in Italia oltre all’ospedale Bambino Gesù. Il “destinatario” delle cellule: un bimbo di 2 anni affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica primaria (HLH) e ricoverato in attesa di trapianto al Bambino Gesù di Roma, nel Dipartimento di onco-ematologia e terapia cellulare e genica.

Nel Registro nazionale italiano IBMDR, che conta oltre 450mila donatori, non è stato possibile individuarne uno sufficientemente compatibile, riferiscono dal Bambino Gesù, «e proprio per questo la ricerca è stata estesa a livello mondiale: il donatore individuato nel Registro turco, che si ringrazia per la collaborazione, è un vero e proprio gemello, identico dal punto di vista genetico». In assenza di alternative logistiche di trasporto, la presidenza del Consiglio dei ministri ha autorizzato un velivolo del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, a bordo del quale era presente anche un operatore dell’unità di manipolazione cellulare del Bambino Gesù, che ha preso in custodia le cellule, necessarie per effettuare il trapianto in Italia.

Dal 21 febbraio a oggi, sono stati programmati 169 trapianti di cellule staminali emopoietiche da donatori non familiari (oltre a 12 seconde donazioni), di cui 38 da donatori italiani e 131 da donatori internazionali. Nonostante le crescenti criticità logistiche, il Registro IBMDR, diretto da Nicoletta Sacchi, si sta adoperando in queste settimane per garantire con ogni mezzo possibile il trasporto di queste cellule salvavita. Sempre dal 21 febbraio a oggi, infatti, sono state già 99 (di cui 80 importate dall’estero) le donazioni di cellule staminali emopoietiche finalizzate al trapianto gestite dal Registro IBMDR e dalla Rete nazionale trapianti mentre altre 35 sono quelle pianificate per le prossime settimane.

L’emergenza Covid-19 non sta rallentando i trapianti di cellule staminali emopoietiche, anzi: i numeri dei trapianti del primo trimestre di quest’anno sono più alti del corrispondente periodo del 2019. «Oggi più che mai – ricordano dal Bambino Gesù – è fondamentale rinnovare l’appello ai donatori affinché rispondano positivamente alla chiamata nel caso di compatibilità con un ricevente. Negli ospedali sono garantiti percorsi dedicati e sicuri per la donazione. La rete trapiantologica del GITMO e dell’IBMDR – concludono – è riconoscente alla presidenza del Consiglio per quanto ha fatto e per quanto potrà fare in futuro in situazioni di analoga urgenza, in assenza di soluzioni alternative».

2 aprile 2020