Bambino Gesù, alla stazione Tuscolana nasce “La casa di Flavio”

L’alloggio, nel ricordo del piccolo colpito da tumore, ospiterà i bambini in cura all’ospedale pediatrico e le famiglie, per ricreare «una casa fuori di casa»

L’alloggio, nel ricordo del piccolo colpito da tumore, ospiterà i bambini in cura all’ospedale pediatrico con le loro famiglie, per ricreare «una casa fuori di casa»

Tre camere con lavabo, due bagni, due ripostigli cucina e soggiorno, per un totale di circa 110 metri quadrati. Una camera per ogni famiglia e una sala in comune per condividere il pranzo o altri momenti ricreativi. È “La casa di Flavio”, inaugurata alla Stazione Tuscolana, con la benedizione del direttore della Caritas diocesana di Roma Enrico Feroci. Una casa famiglia dedicata ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù e alle famiglie che li accompagnano nel loro percorso di cura nella Capitale, con l’obiettivo di ricreare per loro un ambiente di vita il più vicino possibile a quello di una casa. Proprio per questo, all’interno della struttura – concessa in comodato d’uso gratuito da Rete Ferroviaria Italiana all’associazione “Il cuore grande di Flavio” – sarà attiva una squadra di volontari che supporteranno le famiglie attraverso uno sportello d’ascolto e con una serie di attività ludiche: dai laboratori di cucina al cucito, alla fotografia, ma anche gite e passeggiate per la città. Ancora, per le mamme che abiteranno la casa previste anche truccatrici e parrucchieri volontari.

«Quello della malattia è un momento difficile sempre – spiegato Lucia Celesti, responsabile dell’Accoglienza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù -. Tanto più se essa coinvolge un bambino e se a questo disagio si aggiunge quello di doversi spostare dalla propria casa, per cure lunghe e complesse». Proprio per questo il Bambino Gesù ha attivato un sistema di accoglienza per le famiglie bisognose, che provengono da lontano, «tramite il prezioso aiuto di circa 20 associazioni di genitori per 200 stanze ogni giorno a titolo gratuito, cui oggi si aggiunge La casa di Flavio. Un gioiello di amore che nasce dalla volontà dei suoi genitori nel giorno del suo compleanno». Flavio Rinaudo infatti, alla cui memoria è dedicata l’associazione “Il cuore grande di Flavio”, è morto a causa di un tumore molto aggressivo, il rabdomiosarcoma alveolare, diagnosticato all’età di 6 anni, che lo ha ucciso dopo più di 3 anni di cure e terapie. Inaugurare la casa nel giorno del suo compleanno, il 12 aprile, è stato «il primo traguardo» dell’associazione, spiega la presidente Milena Soldero, la mamma di Flavio. «Flavio diceva sempre che se qualcuno aveva una malattia lui gli sarebbe stato vicino – ricorda -. E l’insegnamento più grande che ci ha lasciato è quello di apprezzare la vita sperando nel bene e facendo del bene. Per questo abbiamo pensato di aprire una casa per accogliere, in un’atmosfera calorosa, le famiglie dei piccoli pazienti già tanto provate dal dolore. L’obiettivo è dare un aiuto concreto, rendere meno triste il forzato soggiorno romano e tentare di creare legami affettivi fra i nuclei familiari, nella speranza che ai piccoli ospiti possano rimanere ricordi positivi. Pensando a future ulteriori collaborazioni – prosegue – un ringraziamento speciale va a Rete Ferroviaria Italiana per averci dato la possibilità di realizzare questo progetto».

Nella Casa di Flavio, realizzata in un alloggio in disuso al primo piano della stazione, sarà possibile accogliere e sostenere tre nuclei familiari di bambini con patologie oncologiche, ricreando, appunto, «una casa fuori di casa» e «permettendo ai genitori di concentrarsi su ciò che più conta: la salute e la cura del proprio bambino», continua Celesti. La struttura poi è «in una posizione strategica sia per gli spostamenti verso l’ospedale sia per quelli da e per le città di origine», afferma Vito Episcopo, direttore territoriale Produzione Roma di RFI, ricordando che Tuscolana, crocevia di linee ferroviarie, è servita ogni giorno da oltre 250 treni. «Rete Ferroviaria Italiana – spiega – ha fatto propria la politica di sostegno alle iniziative sociali nelle aree ferroviarie e La casa di Flavio ne è una dimostrazione tangibile. Nel Lazio sono stati sottoscritti circa 50 comodati d’uso e fra le esperienze migliori ci sono proprio due case famiglia: questa di Roma Tuscolana e quella della stazione di Ronciglione, aperta nel 2013».

18 aprile 2017