Bambini e ragazzi, protagonisti del futuro e del presente

Nel convegno promosso dall’Autorità garante, il tema dell’ascolto dei minori e la presentazione del “Manifesto sulla partecipazione dei minorenni”. La presidente del Senato Casellati: «Il nostro futuro è la nostra migliore energia»

Sviluppare una riflessione sui processi di partecipazione delle persone di minore età nei contesti di vita che più li riguardano da vicino, come la scuola, la famiglia, i servizi e le istituzioni. Questo l’obiettivo principale che ha animato il convegno dal titolo “Una società che ascolta. Le nuove sfide per la partecipazione dei minorenni”, promosso, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza questa mattina, 18 novembre, all’Auditorium dell’Ara Pacis. Il diritto all’ascolto del minore rappresenta infatti uno dei quattro principi fondamentali della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989, come ha ricordato il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, che ha sottolineato come si tratti di «uno dei capisaldi meno attuati». L’ascolto dei più piccoli «in questa fase così è un dovere ancora più rilevante». Una società «che non si apre alla contaminazione intergenerazionale è una società destinata a non andare avanti», è la conclusione del presidente.

«Forme di partecipazione ci sono, ma non sono regolamentate. Immagino quindi un’Italia nella quale nessuna decisione che coinvolga i bambini e i ragazzi venga presa dalle istituzioni senza tenere in adeguata considerazione le loro opinioni», è l’auspicio espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti nel corso dell’incontro – moderato dalla giornalista Nadia Zicoschi – che ha visto la presentazione del “Manifesto sulla partecipazione dei minorenni”. Cinque gli impegni indicati nel documento: con il primo l’Autorità garante raccomanda alle istituzioni di accompagnare le future scelte che interessano i minorenni con iniziative volte a garantirne la partecipazione; il secondo punto riguarda l’introduzione di una normativa che disciplini e sostenga  la partecipazione attiva dei minorenni alle decisioni di carattere generale. Si chiede poi al governo di mettere a disposizione una piattaforma online per le consultazioni di minorenni, mentre alle scuole di ogni ordine e grado di prevedere l’inserimento della partecipazione attiva dei minorenni come elemento dell’insegnamento di educazione civica all’interno dell’offerta formativa. Infine, al legislatore si raccomanda di istituire la Giornata nazionale della partecipazione delle persone di minore età, con lo scopo di monitorarne l’effettiva applicazione e sensibilizzare sul tema.

Dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati – che ha inviato un messaggio – un plauso al lavoro dell’Autorità garante: «È un’occasione per promuovere iniziative nell’ottica di un processo di responsabilità – le sue parole -. Il nostro futuro è la nostra migliore energia». È dunque questo il momento giusto, ha proseguito Garlatti, «per attivare una nuova dinamica democratica, perché il presente appartiene ai ragazzi». A ribadirlo è anche Matteo, portavoce della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante: «Come giovani veniamo sì presi in considerazione, ma non siamo mai realmente parte del processo decisionale – ha commentato -.  Ci auguriamo, anche grazie al lavoro della Consulta, di diventare parte integrante del dibattito e non esserne solo al centro».

L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il progetto Enya (European Network of Young Advisors) dell’Enoc, la rete europea dei garanti. Nell’edizione di quest’anno sono state raccolte le opinioni dei minorenni di 17 Paesi europei, che hanno riflettuto sull’impatto che la pandemia ha avuto sulle loro vite. Lorella, 16 anni, portavoce del progetto Enya 2021 dell’Autorità garante, si è soffermata su alcuni dei temi approfonditi durante il forum, come l’ambiente digitale, l’istruzione e la violenza: «Questo progetto ci ha permesso di far sentire la nostra voce – ha raccontato -. Nonostante le distanze abbiamo stretto belle relazioni». Guardando al domani, poi, lo psichiatra e psicoterapeuta del Policlinico Gemelli Federico Tonioni sottolineato come «i ragazzi meritino fiducia e noi dobbiamo essere attendibili ai loro occhi».

Sono intervenuti, tra gli altri, anche la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone e la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia Licia Ronzulli.

18 novembre 2021