Bambini e ragazzi a scuola di sicurezza stradale a Cinecittà

Negli Studios l’evento con la polizia di Stato. La testimonianza di Luca Valdiserri, padre di Francesco: «Divertitevi, ma senza mai mettere in pericolo la vostra vita»

La sicurezza sulle strade parte dai più giovani, inizia dalle scuole. Lo sa bene la polizia di Stato, che ieri, 23 novembre, a breve distanza dalla Giornata in memoria delle vittime della strada, celebrata il 19 novembre, ha incontrato negli Studios di Cinecittà oltre 1.300 studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle scuole primarie di Roma e provincia. Giochi e nuove scoperte per i più piccoli – i circa 600 bambini delle primarie – e momenti di commozione e sensibilizzazione, con testimonianze significative, per gli oltre 700 studenti delle superiori.

Per i primi, teatro della giornata è stato il grande set dell’Antica Roma degli Studios, dove è stata allestita per l’occasione una grande cittadella della Polizia con vari stand sull’educazione stradale, il punto SlotCar #ChiGuidaNonBeve, giochi di ruolo con mini car e sull’uso consapevole di auto, moto, monopattini e biciclette. Grande richiamo, per i più piccoli e non solo, anche la Lamborghini, le moto della Polizia e il “Pullman Azzurro”, per simulare con occhiali speciali gli effetti sulla guida delle alterate percezioni determinate dall’assunzione di alcol o droghe.

Negli studi adiacenti invece i ragazzi delle superiori hanno incontrato rappresentanti delle istituzioni, membri delle forze dell’ordine e soprattutto hanno ascoltato le testimonianze di chi quotidianamente si batte per la sicurezza stradale, come don Antonio Coluccia; Luca Valdiserri, giornalista del Corriere della Sera e padre di Francesco, il giovane rimasto ucciso da un’auto nell’ottobre 2022, su un marciapiede di via Cristoforo Colombo; e Stefano Guarnieri, papà di Lorenzo, giovane fiorentino morto a 17 anni nel 2010 travolto sul suo scooter.

«Anche dopo queste tragedie c’è da portare, paradossalmente, una “buona notizia” – ha spiegato Luca Valdiserri – ed è la forza della testimonianza. Spesso i ragazzi sono dipinti come un problema ma tanti incidenti ci dimostrano che anche gli adulti purtroppo sbagliano». L’invio del padre di Francesco agli studenti è quindi stato quello di «divertirvi, ovviamente, andare a fare serata, ballare, ai concerti, ma senza mai mettere in pericolo la vostra vita. Sarebbe un segnale forte – ha aggiunto – se tornando a casa, andaste a strigliare i vostri genitori o amici se usano impropriamente gli smartphone o bevono e poi si mettono alla guida».

A supporto delle parole di Valdiserri, alcuni video di incidenti mostrati dagli agenti di polizia, ma anche l’intervento di don Antonio Coluccia, da anni in prima linea contro l’abuso di droghe o alcol. «Ogni vita è un dono – ha sottolineato -, deve essere custodita. Tutto ciò che facciamo tra lavoro, divertimento, impegni sociali e comunitari ha la strada come teatro». È qui che «la vita prende corpo». Don Coluccia si è in particolare soffermato su uno dei tanti slogan, “Ragazzi, amate la Vita”. «Io ci aggiungo: “Non la bella vita”, quella che mette da parte la sicurezza e dà importanza alle droghe, che stravolgono i sensi e mettono in pericolo noi stessi e gli altri», le parole del sacerdote. Poi, l’appello di Stefano Guarnieri. «Quando ci piombò addosso la tragedia – ha raccontato -, come famiglia non ricevemmo nessun supporto. E spesso è ancora così per molte persone. Oggi questo aspetto è migliorato – ha ammesso – perché le istituzioni hanno implementato un’assistenza di pronto soccorso psicologico, ma bisogna fare di più». Quando le vite vengono strappate via dagli incidenti «la mente umana non può neanche immaginare cosa si prova, se non lo si vive davvero. Nessuno – ha aggiunto – può capire cosa significa non vedere tornare mai più un figlio a casa, ecco perché serve la consapevolezza anche di dover stare vicino a chi rimane tragicamente solo per avere perso qualcuno che ama».

Tra le testimonianze anche quelle, in video, di altri genitori e parenti di vittime della strada e un breve spettacolo dei giovani attori Federico Diana e Domenico Sorrentino, che hanno messo in scena un immaginario dialogo tra Francesco Valdiserri e Lorenzo Guarnieri, alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni e della presentatrice tv Daniela Ferolla, che ha condotto l’evento.

A restituire la dimensione del fenomeno, i dati, drammatici ed eloquenti, snocciolati durante la giornata dalla polizia: nei soli week end tra il 6 ottobre e il 5 novembre 2023 sono stati 1.461, pari al 6%, i conducenti sottoposti ad etilometro e risultati positivi all’alcol, mentre 90 su 612, ovvero il 14,7%, sono stati trovati in stato di alterazione per l’assunzione di stupefacenti. Statistiche su un totale di quasi 45mila persone identificate e oltre 24mila veicoli controllati. Gli unici dati in “miglioramento”, se così si può dire, sono quelli relativi agli incidenti, in leggera diminuzione tra gennaio-settembre 2023 e lo stesso periodo dell’anno precedente, con morti e feriti, calati rispettivamente del 9,5% e del 2,5%. Gli incidenti stradali, però, continuano a rappresentare una delle principali cause di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni, provocati soprattutto dall’alta velocità e dalla distrazione.

24 novembre 2023