Azione cattolica diocesana: la sfida di essere “costruttori di pace”

La presidente Rosa Calabria presenta le iniziative di gennaio: l’incontro degli Adulti sul messaggio del Papa per la pace, la veglia dei Giovani e la Carovana dell’Acr

L’arte quale strumento di riflessione e di preghiera per diffondere la cultura della pace. Questo l’intento dell’Azione cattolica di Roma che per sabato 18 gennaio, mese tradizionalmente dedicato al tema della pace, ha organizzato un incontro nella basilica dei Santi XII Apostoli. A partire dalle 17.30 Carla Vaudo, esperta d’arte, coniugherà la bellezza del creato con “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”, dal titolo del messaggio di Papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale della pace celebrata il 1° gennaio. La serata, promossa dal settore Adulti, si intreccia a doppio filo anche con il cammino pastorale diocesano. Per Rosa Calabria, presidente dell’Azione cattolica di Roma, un altro grido della Capitale a cui prestare “orecchio” è quello della mancanza della cultura dell’arte.

L’associazione quest’anno è chiamata a riflettere sul tema “Abitare la città” e Roma, afferma Calabria, «è un museo a cielo aperto con meraviglie storiche nascoste a ogni angolo». Scopo dell’Azione cattolica diocesana è quello di «dare il giusto valore ai beni culturali che non sempre sono apprezzati. Tra i giovani, soprattutto, è più di moda andare nei centri commerciali che a visitare monumenti, piazze o chiese che in ogni parte della città rappresentano l’immagine della bellezza». Al termine dell’incontro, alle 20.30, si terrà una veglia di preghiera dedicata ai Giovani dell’associazione, guidata dal vice assistente del settore, don Michele Filippi. In un periodo storico in cui si combatte «la terza guerra mondiale a pezzi», come spesso ricorda Papa Francesco, obiettivo dell’associazione è essere costruttori di pace. «Vogliamo chiedere al Signore di aiutarci e sostenerci in questo “cammino di speranza” al quale ci invita il pontefice – prosegue Calabria -. La pace matura e cresce solo sul terreno fertile della speranza e, come ci ricorda Bergoglio, “non si ottiene la pace se non la si spera”».

Nelle parrocchie romane intanto, mentre nei gruppi giovani e adulti si approfondisce il messaggio del Papa, i bambini e i ragazzi dell’Acr hanno iniziato il conto alla rovescia per “Roma grida pace!”, slogan scelto per la Carovana in programma domenica 26 gennaio. «Da oltre 40 anni il tradizionale appuntamento dell’Azione cattolica dei ragazzi della diocesi di Roma rappresenta un momento pubblico dell’associazione al quale è invitata tutta la città – afferma la presidente diocesana -. Una carovana gioiosamente rumorosa per dire a tutti che crediamo nella pace e lo testimonieremo con canti e il suono di fischietti e trombette».

L’appuntamento è per le 8.30 con la Messa a Santa Maria in Vallicella presieduta dal vescovo  Paolo Selvadagi, già assistente dell’Ac romana. Al termine della celebrazione, la Carovana si avvierà per le vie del centro, entrerà nei giardini di Castel Sant’Angelo e attraverserà via della Conciliazione fino a raggiungere piazza San Pietro, dove i ragazzi attenderanno la recita dell’Angelus con il Papa. L’Azione cattolica dei ragazzi festeggia quest’anno i suoi primi 50 anni di vita e per questo gli adolescenti stanno costruendo salvadanai a forma di torta, in linea con il tema associativo. La carovana della pace è infatti legata all’iniziativa di solidarietà nazionale di quest’anno dal titolo “Piazza la pace!” a favore della comunità del villaggio di Khushpur in Pakistan e dei ragazzi e delle famiglie della circoscrizione di Roysambu in Kenya. A supporto di questi progetti saranno devolute le offerte raccolte con i salvadanai che le parrocchie porteranno in Carovana; con la stessa finalità sarà possibile anche acquistare una cassa di amplificazione bluetooth, gadget dell’iniziativa.

15 gennaio 2020