Azione cattolica a convegno sulla figura di Vittorio Bachelet

Il 7 e l’8 febbraio torna l’appuntamento con il simposio promosso dalla presidenza nazionale e dall’Istituto che porta il nome del giurista ucciso dalle Br

“Vittorio Bachelet uomo della riconciliazione”. Questo il tema del XL Convegno promosso dalla Presidenza nazionale Ac e dall’Istituto dell’Azione cattolica per lo studio dei problemi sociali e politici “Vittorio Bachelet”, in programma per venerdì 7 e sabato 8 febbraio all’Hotel Casa Tra Noi. A pochi giorni dall’anniversario del martirio del giurista e politico, già presidente nazionale dell’Azione cattolica dal 1964 al 1973, barbaramente trucidato da un commando delle Brigate Rosse il 12 febbraio del 1980 sulle scale della facoltà di Scienze politiche della Sapienza, mentre conversa con una giovane Rosy Bindi, allora sua assistente, al termine di una lezione.

Un appuntamento, quello promosso dall’Azione cattolica, al quale il capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto destinare la Medaglia del presidente della Repubblica quale suo premio di rappresentanza. Il riconoscimento arriva proprio alla vigilia del convegno, che, partendo dalla ricostruzione del servizio civile ed ecclesiale di Vittorio Bachelet – «laico cattolico che incarnò pienamente lo spirito del Concilio Vaticano II» -, rifletterà anche sui chiaroscuri del presente. L’obiettivo, spiegano dalla presidenza nazionale di Ac, è quello di «offrire elementi di riferimento per una convivenza pacifica, in una cornice unitaria finalizzata al bene comune, nel rispetto e nella valorizzazione del pluralismo sociale, politico e religioso, che sono una ricchezza per una comunità democratica, aperta all’integrazione tra le sue componenti e nei rapporti esterni, anzitutto nella dimensione europea».

In questo senso, «l’esempio di uomo del dialogo che Vittorio Bachelet seppe costantemente interpretare in modo costruttivo lungo tutta la sua esistenza possono essere riproposti proficuamente anche oggi – proseguono i responsabili di Ac -, in un tempo in cui si manifestano, e talora sembrano avere il sopravvento, pericolose fratture e divisioni nel Paese, con evidenti difficoltà di relazioni culturali e politiche e rischi per la tenuta unitaria e la coesione sociale e istituzionale».

Nel pomeriggio di venerdì 7, a partire dalle 15.30, se ne parlerà con, tra gli altri, Rosy Bindi, già ministro e presidente della Commissione parlamentare antimafia, Michele Nicoletti (Università degli studi di Trento) e Luigi Scotti, già componente del Consiglio superiore della magistratura. In programma anche l’intervento del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che interverrà su “Le istituzioni al servizio dell’unità del Paese”. Il pomeriggio terminerà poi con la Messa in memoria di Bachelet, presieduta dal vescovo Gualtiero Sigismondi, assistente ecclesiastico generale dell’Ac. Sabato mattina si riprende alle 9, con la relazione di monsignor Ignazio Sanna, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, e la tavola rotonda con Marco Ivaldo (Università degli studi di Napoli Federico II), Maria Leonardi, già presidente della Gioventù femminile di Azione cattolica, e Gianfranco Maggi, già vice presidente del settore Giovani di Ac. Quindi le conclusioni del presidente nazionale di Azione cattolica Matteo Truffelli e, alle 12.45, la consegna del premio “Vittorio Bachelet” per tesi di laurea, edizione 2019.

6 febbraio 2020