Avvenire di Calabria primo giornale italiano a utilizzare l’intelligenza artificiale

Il settimanale della diocesi di Reggio Calabria-Bova ha pubblicato la propria applicazione Gpt per la correzione di bozze. Il software disponibile per tutti gratuitamente

Il settimanale diocesano “Avvenire di Calabria” è il primo giornale italiano a sfruttare l’intelligenza artificiale come correttore di bozze per agevolare il lavoro quotidiano dei suoi collaboratori. Una svolta che arriva grazie alle applicazioni Gpt, chiamate Gpts, presenti nello store messo a disposizione da OpenAi, l’azienda di ricerca sull’intelligenza artificiale, “mamma” di ChatGpt. Ieri sera, 10 gennaio, alle 20 italiane è stato ufficialmente reso disponibile al pubblico il marketplace GptStore, dove è possibile trovare versioni personalizzate del programma di intelligenza artificiale generativa che eseguono determinati compiti e che sono state programmate con determinate regole scelte dagli sviluppatori.

Lunedì scorso, 8 gennaio, durante il progetto di giornalismo “Aula G”, il direttore di Avvenire di Calabria don Davide Imeneo ha presentato agli alunni dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Reggio Calabria la configurazione definitiva del programma. Le regole fornite riguardano principalmente l’uso delle minuscole e delle maiuscole, il formato dell’orario, gli accenti, le virgolette caporali e le virgolette alte. Si tratta, in tutto, di 23 istruzioni che abitualmente i giornalisti osservano nella stesura dell’articolo, rispettando la metodologia e le convenzioni del settimanale. «Il programma non sostituisce l’ultima revisione del correttore di bozze – spiega don Imeneo -: lo sguardo della persona umana è indispensabile per correggere definitivamente un articolo ed anche eventuali sviste dell’intelligenza artificiale che non è infallibile».

Da diverse settimane la redazione del settimanale della diocesi Reggio Calabria-Bova si è impegnata a gestire l’ultima parte della revisione, utilizzando il Gpts e poi rileggendo attentamente l’output del software di casa OpenAI. «Il Gpts – conclude il direttore – è stato addestrato per un periodo di un mese in diverse sessioni di Machine Learning. È stato speso molto tempo per far capire al Gpts come preservare lo stile e il contenuto originale, evitando modifiche non necessarie e preservando la voce dell’autore. Stiamo già valutando diversi utilizzi per automatizzare alcuni processi di pubblicazione sui social network: si tratta, però, di programmi che affiancheranno giornalisti e operatori, alleggerendo la loro operatività, ma senza sostituirli».

Il software può essere consultato e utilizzato dalla pagina dedicata realizzata da Avvenire di Calabria.

11 gennaio 2024